
CUSTODE DEL DOLORE:
Quando un tutore diventa troppo vecchio o malconcio per essere impiegato in battaglia gli si possono prospettare due sole strade: l'oblio o l'eterno servizio al fianco del grande corrutore come Custode del dolore. Tramite un processo blasfemo e orribile il tutore viene fuso insieme ai suoi strumenti di tortura che diventeranno parte integrante del suo corpo, tanti da utilizzarli come veri e propri arti. Spesso servono proprio a rimpiazzare parti mancanti del corpo e più il custode è fornito di arnesi osceni più è importante. Il compito di costoro è saggiare le fede e la resistenza, a dolore e malattie, dei futuri tutori. Queste creature raramente si vedono sui campi di battaglia, poichè sono incredibilmente goffe e lente; il loro vero compito è quello di mettere alla prova le nuove leve nelle cittadelle e trovare nuove ed intricate forme di tortura. Costoro sono resi immortali dalla necrotecnologia che li mantiene in vita come gusci vuoti, essi non parlano lingue comprensibili, non hanno una coscienza e quando non servono il proprio signore sono come delle macchine spente,
restano immobili mentre attendono ordini.
Aspetto:
La visione di un Custode del dolore basterebbe per far ammattire anche il più savio dei mistici. Sono alti poco più di un normale umano, la pelle è glabra e giallognola anche se spesso tende al marroncino a causa del sangue rappreso e della lordura in generale che presentano. Il torso è asciutto e tutte le fasce muscolari sono ben in evidenza, tese alla spasimo. Spesso dal torace fuoriescono dei pezzi di metallo, ganci, tubi e altri oggetti di cui non si conosce l'impiego.La testa è
orrenda; al tutore viene asportata la parte superiore del cranio per venire rimpiazzata da un malefico elmetto che sembra ricordare una sega elettrica, quest'arnese vortica in continuazione quando il custode è in attività, facendo saltare scintille e liquido porpora non meglio definito. Gli occhi del tutore vengono rimossi con la parte del capo e vengono impiantati sui dorsi delle mani. I sensi dell'essere sono potenziati per sopperire al fatto che la sua vista non è molto sviluppata .Un pò dovunque sul corpo, l'abominio ha conficcati bizzarri arnesi di tortura: Ganci, pinze, asce, martelli, motoseghe e ogni degenere atrezzo da lui inventato. Gli atrezzi sembrano avere vita propria, si muovono, sfrigolano e spesso scavano nella carne del mostro. Il loro linguaggio è primitivo e rozzo, spesso si esprimo con urla e latrati indicibili; solo i nefariti e i tutori riescono a comprendere questo idioma blasfemo.
Alla prossima! Grazie!