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Ciao a tutti,
eccomi pronto per un nuovo racconto breve.
Per il momento vi anticipo il titolo “Una nuova arma”, lascio a voi indovinare di cosa possa trattarsi e chi possa essere coinvolto.
Saranno forse ancora i Capitol? Nel caso saro’ gia’ fuggito visto il linciaggio che ne seguirebbe , o nel caso peggiore, se catturato , magari Sandorado mi potrebbe salvare .
Sara’ forse qualche altra corporazione? Oppure saranno le temibili forze oscure? O infine nessuna di queste?
...
A voi le ipotesi !!!

PS Spero non mi consideriate troppo cattivo nel farvi attendere il racconto dopo avervi dato solo un piccolo indizio (ammesso che qualcuno roda di curiosita’, magari e’ solo la mia megalomania ), pero’ spero di rendere piu’ “attiva” questa parte di forum, visto che ho i miei tempi a scrivere (e quindi posto quando ho qualcosa di completo di solito) e non siamo in molti a scrivere.

A Caius, di tanto in tanto, piaceva rimanere qualche minuto a contemplare il paesaggio. Questi brevi momenti gli permettevano di staccare, di fare tabula rasa nella propria mente e affrontare i problemi da un diverso punto di vista.
Le ultime settimane erano state proprio intense, raramente era uscito dal laboratorio e solo per cause di forza maggiore si stava concedendo ora questo privilegio. L’ultimo esperimento era stato un fallimento spettacolare: il prototipo e mezzo laboratorio erano andati praticamente distrutti!. Tuttavia Caius era convinto che qualcosa si potesse recuperare. Ciò, in realtà, non lo preoccupava molto: insuccessi del genere nel campo degli armamenti erano all’ordine del giorno nella ricerca spinta.
Nonostante questo contrattempo, Caius si stava avvicinando alla soluzione ed era più di una semplice sensazione. C’erano però ancora due questioni spinose: il sistema di puntamento e quello di gestione delle cartucce difettose. Il modo per affrontarle avrebbe trasformato il progetto in un successo o in un fallimento. In quel preciso momento la squadra addetta alla riparazione stava lavorando per ripristinare le funzionalità base del laboratorio ed entro poche ore anche lui avrebbe potuto rimettersi al lavoro.
Caius si concesse qualche minuto in più di meditazione. La sua mente funzionava a pieno regime, cercando di scomporre il problema, ma in qualunque modo affrontasse la questione, giungeva a soluzioni non soddisfacenti. Spazientito decise quindi di cambiare completamente approccio: se risolvere i problemi rimasti sembrava un’opera titanica, almeno poteva lavorare per minimizzarli o compensarli.
Un compromesso era dunque la soluzione su cui concentrarsi: se il problema erano le munizioni difettose, forse la soluzione più semplice poteva rivelarsi la migliore. Irrobustire la struttura complessiva intorno alla camera di scoppio avrebbe reso più affidabile l’arma.
Aggiungere un sistema ad alta pressione per rimuovere le munizioni in caso d’inceppamento sarebbe stata una miglioria necessaria per non appesantire troppo la struttura, e quindi non perdere la maneggevolezza. Queste due soluzioni combinate avrebbero diminuito il volume di fuoco e la precisione, ma avrebbero aumentato notevolmente l’affidabilità del prodotto.
Il sistema di puntamento purtroppo rimaneva ancora un problema e questa modifica complicava ancora di più la situazione.
Questa volta avrebbe utilizzato dei materiali migliori per i suoi test. Gliene erano appena giunti di nuovi e aveva a disposizione il meglio che l’umanità potesse offrirgli: una dozzina di Doomtrooper. Contava quindi di ricavarne preziosissimi dati. Una lampadina si accese nella sua testa. Compensando e integrando il sistema di puntamento esistente con le capacità militari dei soggetti anche l’ultimo problema rimasto sarebbe stato risolto. In questo modo si sarebbe potuti giungere a un prototipo finalmente all’altezza delle attese. Seppur solo un’elite avrebbe avuto i requisiti e dunque questo privilegio, era possibile un impiego sul campo del prodotto finale.
A questo pensiero i battiti cardiaci di Caius aumentarono d’intensità. Decise di tornare immediatamente nel laboratorio per riprendere prima possibile il proprio lavoro.
Nuove creature, di metallo e carne, sarebbero scese in battaglia sotto il vessillo del suo potente Signore seminando morte e distruzione. Con questa visione in mente il Necromagus Caius si addentrò nei meandri della sua cittadella.

Dai che sto aspettando .......

Si fa pregare

Un po' si a dire il vero.
A dirla tutta pero' dovevo ancora limare delle cose, temo tuttavia che ci sara' sempre qualcosa che non mi convince, quindi rileggo il tutto, faccio le ultime correzioni e lo posto. Lasciatemi qualche minuto e sarete accontentati.

Inserito il racconto!!!!

PS come prima risposta

cavolo, finale a sorpresa... comunque bravo!

Eheh, bello

Grazie mille

Breve ma gustoso.. congratulèscions! ^^Cur
Curiosità: ma mica il protagonista ha un passato da Cybertronico?

Non che io sappia
Come mai lo chiedi? Qualcuno ha gia' usato il nome Caius in passato? Nel caso avvisami per favore.
Grazie