Uno sporco affare

Le discussioni sui racconti ufficiali, i vostri racconti...
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Uno sporco affare

Messaggio da fizzban »

Ciao a tutti,
sto provando a scrivere un racconto, per il momento questo e' quello che sono riuscito a creare ;) , spero sia di vostro gradimento. Ovviamente ogni giudizio e' ben accetto anche se negativo (in questo caso una critica costruttiva sarebbe preferibile).
Nelle intenzioni questo dovrebbe essere il capitolo 1

Buona lettura ;)

PROLOGO - KURTIS

La città sfrecciava intorno a Kurtis Vogel, il suo sguardo si spostava velocemente dalle apparecchiature poste alla sua destra al mondo che si trovava al di là del parabrezza. Il paesaggio esterno dei sobborghi di Luna City non era certamente dei migliori: edifici ammassati l’uno sull’altro scomparivano alla vista tra un livello e l’altro come un immenso formicaio. Ogni tanto tra i palazzi e il cemento si aprivano delle piccole piazze verso le quali convergevano persone e veicoli che si spostavano nella città ed era possibile scorgere il cielo.
Una spia luminosa rossa cominciò a lampeggiare sul cruscotto e a emettere un basso ronzio come quello di un insetto, dopo aver aspettato qualche secondo Kurtis attivò il comunicatore.
“Vogel”.
“Come procede il trasporto?” fu la laconica domanda del suo interlocutore.
“Tutto tranquillo signore, non vi sono stati eventi significativi, l’unico non previsto e’ stato un incidente al sottolivello cinque nella zona di Brighwood. L’aver dovuto aggirare il blocco mi ha fatto accumulare un lieve ritardo, anche se conto di recuperarlo entro destinazione signore”.
Dall’altro lato un clic meccanico segnalò che la comunicazione era stata interrotta. Una serie colorita di imprecazioni rimbombò nell’abitacolo. Sebbene ora Kurtis non facesse più parte dell’esercito e non fosse più costretto ad obbedire a persone che considerava spesso altezzose e arroganti, a volte aveva ancora a che fare con clienti poco piacevoli, ma ora, almeno, era in grado di rifiutare un lavoro, sempre che non avesse bisogno di soldi.
Nonostante il cliente non fosse tra i migliori, a Kurtis l’incarico non sembrava particolarmente complicato, eppure questo non lo tranquillizzava, spesso le fregature si celavano in questo genere di lavori. Il suo compito era consegnare del materiale non ben definito e visto che si erano rivolti proprio a lui, molto probabilmente era qualcosa di poco pulito. Infatti, si era guadagnato una certa fama come contrabbandiere e poiché non aveva alcun interesse per il contenuto del trasporto, questo faceva sì che fosse sempre molto richiesto, nonostante le sue tariffe non fossero alla portata di tutti.
Il tragitto era quasi finito, mancava solo un tranquillo quartiere residenziale, tuttavia in un mestiere come il suo non poteva permettersi di trascurare il ben che minimo dettaglio. La mano destra di Kurtis si muoveva agile sul terminale vicino ai comandi di guida. Reinizializzò i parametri dello scanner per mettersi al riparo da brutte sorprese. Lo scanner rispose immediatamente alle sue richieste individuando altri tre puntini verdi sul display. Gli mostrò gli altri veicoli presenti sulla strada, due di questi, due Sachs9000GL su cui probabilmente stavano viaggiando dei pezzi grossi della Bauhaus, procedevano all’incirca alla sua velocità, mentre il terzo che li precedeva era sensibilmente più lento e fu identificato dallo scanner come un vecchio modello di camion da trasporto merci della Capitol.
Quest’ ultimo attrasse l’attenzione di Kurtis, non solo per la tipologia del veicolo che in quella parte della città non era molto comune, ma soprattutto per la scarsa velocità benché apparisse in buone condizioni. Sembrava quasi che procedesse aspettando qualcuno. Il pensiero che attendesse proprio lui si insinuò nella mente di Kurtis e improvvisamente si rese conto che se precedentemente non fosse stato rallentato nei dintorni di Brighwood probabilmente lo avrebbe incrociato una decina di minuti prima in una zona con un minor margine di manovra e si sarebbe potuto trovare in una situazione scomoda.
“Sembrerebbe quasi un comitato di accoglienza” rifletté ad alta voce “se e’ vero vediamo di non deluderli”.
In un eventuale scontro avrebbe dovuto sfruttare la maggiore mobilità del proprio mezzo e sperava di essere lui a sfruttare l’effetto sorpresa. Il fatto che il cassone di quel mezzo fosse coperto da un telo squarciato dal quale magari poter far fuoco contribuiva a dare al veicolo che lo precedeva un aspetto poco amichevole. Magari dopo il noioso viaggio ci sarebbe stato un po’ di movimento.
Kurtis mantenne un’andatura costante fino ad una distanza di circa duecento metri in modo da non destare sospetti, quindi imbracciò il suo Panzerknacker e accelerò bruscamente, avvicinandosi dal lato posteriore sinistro al camion. Come se il suo silenzioso desiderio fosse stato esaudito, tre figure emersero dalla parte posteriore del camion cercando di far fuoco nella sua direzione. Questo fugava ogni dubbio e Kurtis senza esitare un istante rispose con il suo fucile d’assalto. La prima raffica investì in diagonale il retro del camion aprendo un altro squarcio nel telone del grosso mezzo prima che gli assalitori potessero replicare efficacemente. Infatti, in risposta venne esploso solo qualche colpo prima che la seconda raffica completasse il lavoro lasciato in sospeso dalla prima.
Kurtis quindi sterzò bruscamente andando a posizionarsi sul lato destro del grosso veicolo in modo da non divenire un facile bersaglio rimanendo fermo. Dopo qualche secondo altri colpi furono esplosi contro di lui, ma tra la mira imprecisa e la blindatura del suo mezzo nessun colpo causò danni sensibili.
Per completare il lavoro e prima che potessero migliorare la mira e causare danni più seri, Kurtis esplose anche un paio di granate contro il camion, la prima era diretta verso il cassone da dove erano spuntati i tre uomini, per andare sul sicuro, mentre la seconda era diretta verso l’asse posteriore del veicolo. La prima granata esplose contro una lastra rinforzata in acciaio posta a protezione del cassone causando pochi danni e finendo di maciullare i cadaveri rimasti sul fondo del camion riducendo a brandelli la parte posteriore del telone. Evidentemente il veicolo era stato rinforzato in previsione di uno scontro. La seconda granata invece colpì la parte posteriore destra del veicolo distruggendo le ruote da quel lato. Il grosso camion cominciò a sbandare, innescando una carambola incontrollata che terminò solo quando il veicolo urtò una villetta con un sordo boato, lasciando macerie fumanti, lamiere contorte e un principio d’incendio.
Ultima modifica di fizzban il 27/10/2009, 10:49, modificato 2 volte in totale.
Avatar utente
halakay
Amministratore
Messaggi: 1164
Iscritto il: 28/04/2008, 12:15
Nome: Mirko
Regione: Lombardia
Provincia: Milano
Città: Cernusco s/N

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da halakay »

OTTIMO lavoro Fizzban! :)
Bravo.

Mi è piaciuto molto e ti invito a proseguire la narrazione.

Speriamo che altri seguano le tue orme...
"In tutte le mie passioni, ho sempre detestato l'ingratitudine; se avessi ricevuto un favore dal diavolo, direi bene delle sue corna" (Voltaire)
Paizo
Ussaro
Messaggi: 1172
Iscritto il: 25/07/2008, 19:47
Nome: Francesco
Città: venezia
Località: tra padova e venezia

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da Paizo »

Haaa che benessere :) una bella endovena di roba buona :)
Attendo speranzoso il resto della storia ;)
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Urca, non mi aspettavo dei commenti in cosi' breve tempo :D
Ottimo!!!
Questo e' il primo capitolo (il pilota) e poi contavo di articolare un po' il racconto introducendo altri personaggi. Prima pero' di perdermi volevo comunque tracciare una storia di massima di sfondo dalla quale poi far nascere i vari personaggi.
Una vaga idea della trama ce l'ho ma devo ben articolarla. Per il momento questo vedetelo come un assaggio.
Ripeto ogni post e' ben gradito ;)
Avatar utente
Emilius
Ussaro
Messaggi: 1513
Iscritto il: 25/07/2008, 8:46
Nome: Emilio
Città: Salerno

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da Emilius »

Fizzban sei un grande... continua così ;)
La Realtà, per come la intendiamo, è una menzogna. Il mondo che vediamo intorno a noi è un’illusione che nasconde l’orribile realtà, un’illusione creata per tenere l’umanità sotto controllo e impedirne il Risveglio
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Eccovi il secondo capitolo :mrgreen: o meglio il primo visto che il precedente e' diventato il prologo

1) Yori

Nella piccola stanza l’atmosfera era molto formale; le quattro persone intorno al tavolo sedevano rigorosamente in silenzio scambiandosi di tanto in tanto qualche fuggevole sguardo. Nonostante l’attesa prima delle missioni fosse considerata da molti una perdita di tempo, per Yori questo momento risultava, al contrario, molto utile perchè gli permetteva di farsi un’idea più precisa delle persone presenti intorno a lui. Sebbene le informazioni che poteva ricavare dai fascicoli personali fossero molto dettagliate, tuttavia non erano sufficienti per capire che tipo di individuo avesse davanti. Yori riteneva fondamentale farsi un’idea precisa e completa delle persone con cui avrebbe dovuto lavorare, non affidandosi ciecamente ai rapporti stilati da altri, ma osservando i soggetti personalmente, completando così le informazioni presenti nei fascicoli e valutando tutte le particolarità tralasciate nei rapporti ufficiali.
Alla destra di Yori era seduto un hatamoto di nome Hokai Ikeda: indossava una caratteristica armatura completa tenuta in ordine e lucidata in maniera impeccabile che sottolineava il suo aspetto massiccio e lo rendeva ancora più imponente, se confrontato con gli altri presenti nella stanza. La sua postura fiera contribuiva a farlo apparire un guerriero imperturbabile, anche se Yori era convinto che questa immagine fosse dovuta principalmente alla posa cerimoniale più che alle qualità del guerriero stesso, vista la mancanza di naturalezza e la rigidità nei pochi movimenti effettuati durante il breve periodo in cui aveva potuto osservarlo.
Di fronte a Yori invece sedevano due ninja: Hitomi Yamada e Sarin Tabito. I due guerrieri, a differenza dell’hatamoto, non portavano ingombranti armature in quanto la velocità combinata all’abilità con le lame rappresentava il loro punto di forza. I due lunghi pugnali assicurati intorno alla vita erano ben visibili. Sicuramente queste non erano le uniche armi in loro possesso, ma la loro vista aveva il duplice scopo di segnalare il loro rango e di incutere timore. Appariva abbastanza evidente che tra i due fosse Hitomi la guerriera più esperta. Mentre il ninja più giovane stava ancora analizzando accuratamente con lo sguardo la stanza, a lei era bastata una semplice occhiata, quando erano entrati, per memorizzare l’ambiente circostante.
Un rumore di passi che si avvicinavano all’alloggio interruppe i pensieri di Yori. Poco dopo la porta sul fondo della stanza si aprì ed entrò un alto funzionario sulla cinquantina, di corporatura minuta leggermente brizzolato che sorreggeva una serie di fascicoli. I due hatamoto che lo avevano scortato fino a quel momento si fermarono all’esterno della stanza, presidiandone l’unico ingresso. Dopo essersi seduto al tavolo con estrema lentezza, il nuovo arrivato si rivolse ai presenti.
“Siamo al corrente che un cristallo delle visioni sia arrivato sulla Luna quattro giorni fa. Non credo sia necessario spiegarvi l’importanza di un oggetto del genere e di quello che potrebbe causare in mani sbagliate”.
Dopo una breve pausa e aver guardato tutti i presenti per assicurarsi che avessero capito riprese: “Circa dodici ore fa siamo venuti a conoscenza della nuova ubicazione del cristallo, nonostante sia passato attraverso canali non ufficiali affinché se ne perdessero le tracce. Siamo convinti che ora si trovi all’interno di un’installazione imperiale altamente meccanizzata che ufficialmente produce munizioni. Come potrete vedere dalla mappa del sito presente sullo schermo e che potrete analizzare più approfonditamente nei vostri fascicoli “ ed indicò la parte nord-est del complesso illustrato,” vi e’ un piccolo edificio segnato come infermeria. In realtà questo edificio rappresenta l’unico ingresso vero e proprio alla parte sotterranea del complesso stesso”. Continuò e mostrando sullo schermo le bocche di aerazione dei locali sotterranei indicò i pochi altri punti da cui poter accedere al complesso.
”L’intero complesso e’ classificato come sito di seconda classe per quanto riguarda i sistemi difensivi, una descrizione più approfondita e’ presente nei vostri fascicoli, ovviamente potrebbero esserci sorprese, quindi tenete gli occhi aperti.” Il funzionario guardò nuovamente i presenti: “Il vostro compito e’ recuperare il cristallo entro le prossime quarantotto ore prima che possa essere spostato in qualche posto maggiormente difeso. Sia la pianificazione che il comando della missione sono affidati a Yori Han che sarà il vostro comandante fino a missione conclusa. Mi aspetto il massimo da ognuno di voi!”.
Finito il suo discorso e senza attendere domande, l’alto funzionario si allontanò dalla stanza lasciando i fascicoli sul tavolo.
Ultima modifica di fizzban il 27/10/2009, 10:50, modificato 2 volte in totale.
Avatar utente
halakay
Amministratore
Messaggi: 1164
Iscritto il: 28/04/2008, 12:15
Nome: Mirko
Regione: Lombardia
Provincia: Milano
Città: Cernusco s/N

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da halakay »

Bravo Fizzban.

Mi piace come scrivi. :)
"In tutte le mie passioni, ho sempre detestato l'ingratitudine; se avessi ricevuto un favore dal diavolo, direi bene delle sue corna" (Voltaire)
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Grazie :D
Sto ora lavorando sul terzo capitolo. ;)
Spero di riuscire a postare un nuovo capitolo ogni due settimane, se riesco anche meno . :mrgreen:
Paizo
Ussaro
Messaggi: 1172
Iscritto il: 25/07/2008, 19:47
Nome: Francesco
Città: venezia
Località: tra padova e venezia

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da Paizo »

Io penso di non leggere i vari capitoli finchè non è finito ^^
cosi posso leggere tutto dun fiato alla fine :)
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Urca!!!!
Temo che sara' una impresa titanica ^_^
Se riesco volevo articolare un po' la storia (superare i 20 "capitoli" per intenderci), quindi ti consiglio magari di leggerla a blocchi, cosi' mi puoi dare (come tutti) qualche feedback sulla storia, specialmente se scrivo qualche cavolata da BG.
Il terzo capitolo e' piu' o meno pronto, devo solo correggerlo, quindi "dovrei" riuscire a postarlo prima del weekend.

Edit: sono stato troppo ottimista... comunque arrivera' settimana prossima
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Scusate il ritardo ma a causa di un virus ho il PC con il racconto in "quarantena", ma appena possibile riprendo.
Avatar utente
halakay
Amministratore
Messaggi: 1164
Iscritto il: 28/04/2008, 12:15
Nome: Mirko
Regione: Lombardia
Provincia: Milano
Città: Cernusco s/N

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da halakay »

Fizzban,

non ti scusare.
Il tuo lavoro è sempre ben apprezzato e quando vuoi, senza fretta, continua pure. :)
"In tutte le mie passioni, ho sempre detestato l'ingratitudine; se avessi ricevuto un favore dal diavolo, direi bene delle sue corna" (Voltaire)
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Il fatto e' che ho due capitoli pronti, ma che per il momento non posso postare e la cosa mi rode un po' ;)
Inoltre non vorrei che a causa del ritardo si perdesse parte dell'interesse per il racconto :mrgreen:
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

2) Neil e Valentine

Sebbene Neil e Valentine fossero fratelli non avrebbero potuto essere più diversi l’uno dall’altra.
Il primo era un trentenne dalla corporatura esile, capelli corvini e viso affilato. La sorella di un paio di anni più giovane, era più alta di circa una spanna rispetto al fratello e possedeva un fisico atletico che difficilmente passava inosservato. La chioma mossa rosso tiziano dava ancora più risalto ai suoi occhi azzurri come il ghiaccio.
I loro incontri erano abbastanza frequenti, ma tuttavia avvenivano principalmente per affari. Neil era un funzionario Capitol abbastanza importante; la sua rapida ascesa gli aveva permesso di stringere amicizie con personaggi influenti, ma parallelamente erano anche aumentati i nemici potenti. Valentine invece era un’indipendente, tuttavia i suoi rapporti con alcune corporazioni, tra cui la Capitol, erano buoni, e spesso veniva ingaggiata per sbrigare qualche lavoro delicato.
Valentine, appena entrata nell’ufficio del fratello, si lasciò cadere su una delle poltrone per gli ospiti, quindi prese una scatola di sigari dal tavolino e se ne accese uno.
“Buonasera sorellina” la salutò il maggiore “vedo che le buone maniere non ti si addicono proprio”.
“Noto che come al solito non perdi l’occasione per sfoggiare la tua superiorità”, lo punzecchiò Valentine emettendo cerchi di fumo dalla bocca.
“E tu non perdi mai l’occasione per stuzzicare qualcuno, vero? Mi mancavano i tuoi complimenti” proseguì Neal abbozzando un sorriso, “tuttavia il tempo è tiranno”.
“Invecchi fratellone, un tempo era più divertente chiacchierare con te” attaccò Valentine, “ma a quanto vedo, sei sommerso dal lavoro” concluse dopo essersi resa conto che il fratello non era dell’umore adatto.
“Mi e’ giunta voce che stiano per organizzare una festicciola a sorpresa” iniziò Neil ignorando l’affondo di Valentine e avvicinandosi alla finestra dietro la scrivania per osservare la città sottostante “e se ti interessa potrei rimediarti un invito”.
“Mi garantisci che sarà divertente e non la solita noia?” domandò la sorella non del tutto convinta dell’offerta.
“Non posso garantirti nulla, ma a mio parere potresti rimanere positivamente sorpresa; inoltre se vuoi, puoi portarti compagnia, se pensi possa essere più divertente”.
Valentine si avvicinò molto più interessata al fratello.
“Dovrò scegliere con cura il vestito per non apparire fuori luogo. Qualche suggerimento?”
“Ti consiglierei qualcosa di sobrio, ma elegante, lo stile e’ importante. Inoltre ti sarei grato se mi portassi un ricordino dalla festa visto che io non vi parteciperò”.
“Hai già in mente qualcosa o devo essere io a sceglierlo?”
“Mi servirebbe qualcosa per decorare la mia scrivania” e dicendo questo le passò una foto che raffigurava un oggetto grande come un pugno che emetteva una leggera luminescenza “ovviamente, se trovi qualcosa di tuo gusto, prendilo pure come regalo da parte mia”.
Dopo aver osservato attentamente la foto, Valentine sorrise al fratello.
“Dimmi fratellone, visto che dovrei fare qualche piccola spesa per non sfigurare alla festa, mi servirebbe qualche soldino. Posso contare su un tuo contributo?”
“Stai tranquilla Val, ti sarà accreditata una somma adeguata, più eventualmente un extra nel caso fossi particolarmente soddisfatto”.
“Come al solito quindi, vedrò di accontentarti da brava sorellina, anche se talvolta sarei curiosa di vedere come te la caveresti a queste feste”.
La risata di Neil risuonò nella stanza.
“Non mi diverto molto di solito a queste feste” fu la pronta risposta “ovviamente se e’ indispensabile vi partecipo, ma preferisco divertirmi in altro modo” concluse in maniera sibillina Neil.
Ultima modifica di fizzban il 27/10/2009, 10:50, modificato 2 volte in totale.
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Eccovi un nuovo capitolo !!!
ma nessun commento?

3) Hokai

La notte era schiarita dalla debole luminescenza della terra; per un istante Hokai ammirò quella che era stata la culla dell’umanità’, ma che ora era probabilmente il pianeta meno ospitale di tutto il sistema solare. Un tempo, antichi racconti narravano che dallo spazio apparisse come una sfera azzurra incorniciata da nubi bianche, mentre ora appariva come uno stagno melmoso in continuo movimento. Sotto lo spesso strato di nubi plumbee raramente era possibile scorgere la superficie del pianeta, tuttavia, quando questo era possibile, lo spettacolo osservabile era desolante: terre brulle e oceani color petrolio erano ciò che rimaneva della superficie planetaria.
Quando una nube coprì la triste immagine del pianeta, Hokai iniziò a muoversi cautamente verso il complesso industriale. Mano a mano che si avvicinava i suoi sensi cominciarono ad acuirsi. L’area era scarsamente illuminata e superato l’ennesimo vecchio capannone il guerriero individuò il recinto esterno dell’istallazione. Osservato attentamente l’ingresso principale del comprensorio, iniziò a muoversi per circa cinquecento metri parallelamente alla rete che ne impediva l’accesso, rimanendo ad una distanza di sicurezza finché non individuò un edificio di due piani che era stato indicato come l’edificio “Alpha”. La palazzina, un tempo probabilmente utilizzata come alloggio per i lavoratori di quell’area, versava in pessime condizioni. Hokai l’ispezionò velocemente e si appostò al primo piano in modo da avere una visione d’insieme del complesso industriale.
Era in anticipo di qualche minuto sul programma e ne approfittò per verificare l’efficienza del proprio equipaggiamento. Iniziò dalla sua arma preferita, la spada, verificando che fosse libera nel fodero per essere estratta velocemente, quindi la sua attenzione passò al fucile d’assalto Shogun, l’arma di ordinanza di ogni hatamoto e infine si occupò del fucile di precisione Archer. C’era voluto parecchio a convincere il guerriero a portare quest’ultimo; Hokai, infatti, come la maggior parte dei guerrieri della sua corporazione, non aveva una grande considerazione delle armi da fuoco. Riusciva ad accettare lo Shogun in quanto faceva parte dell’equipaggiamento standard di un hatamoto ed era un simbolo della sua appartenenza a questa categoria di guerrieri. L’Archer invece, proprio non gli piaceva come arma e considerava poco onorevole utilizzarlo. Tuttavia rimaneva un buon tiratore e proprio grazie alla sua abilità era stato scelto per questa missione. Imbracciò quindi il fucile di precisione perlustrando attraverso il mirino l’istallazione Imperiale e diede il segnale al resto della squadra.
Ultima modifica di fizzban il 27/10/2009, 10:50, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
halakay
Amministratore
Messaggi: 1164
Iscritto il: 28/04/2008, 12:15
Nome: Mirko
Regione: Lombardia
Provincia: Milano
Città: Cernusco s/N

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da halakay »

Fizzban,

io lo leggo il tuo racconto e lo trovo bello.

Non ti dispiacere se non hai un ritorno massiccio di commenti, la gente è fatta così:
".. se non l'ha lo vuole; se lo ha non se ne duole.."

Quindi scrivi tutto quello che ti piace scrivere e continua a proporlo.
Grazie
"In tutte le mie passioni, ho sempre detestato l'ingratitudine; se avessi ricevuto un favore dal diavolo, direi bene delle sue corna" (Voltaire)
Paizo
Ussaro
Messaggi: 1172
Iscritto il: 25/07/2008, 19:47
Nome: Francesco
Città: venezia
Località: tra padova e venezia

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da Paizo »

Non li ho ancora letti gli ultimi due perchè aspetto che ne scrivi un pò di più!
Se leggo solo un pezzettino poi non posso aspettare :D è come mangiare una patatina solo! ;)
Avatar utente
Emilius
Ussaro
Messaggi: 1513
Iscritto il: 25/07/2008, 8:46
Nome: Emilio
Città: Salerno

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da Emilius »

Fizzban, continua così.... il tuo racconto è molto bello...
La Realtà, per come la intendiamo, è una menzogna. Il mondo che vediamo intorno a noi è un’illusione che nasconde l’orribile realtà, un’illusione creata per tenere l’umanità sotto controllo e impedirne il Risveglio
Avatar utente
sandorado
Amministratore
Messaggi: 4304
Iscritto il: 28/04/2008, 9:56
Nome: Fabio
Regione: Piemonte
Provincia: Torino
Città: Torino
Località: Torino

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da sandorado »

Fizzban, finiscilo! :evil:
Poi lo raccogliamo in uno speciale di Doomzine... :D
Perché certi uomini non cercano qualcosa di logico... non ci si ragiona né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo. (Alfred Pennyworth)
Avatar utente
persivall
Mortificator
Messaggi: 4696
Iscritto il: 18/08/2008, 14:45
Nome: Luca Persico
Città: Bergamo

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da persivall »

Fizzban, scusa senon leggi miei commenti ma sto aspettando che sia finito per leggerlo nella sua interezza ;)
«E nella mia lealtà alla Bauhaus e alla parola del Cardinale, non vacillerò.»
- Parte del Giuramento di Alleanza -
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

Grazie ragazzi dei commenti!!!!
Sono contento che sia apprezzato.
Per un attimo ho creduto che non interessasse piu'... ma sono contento di essermi sbagliato :mrgreen:
Cosi' ora ho la spinta a lavorarci piu' assiduamente :D

Edit: se per caso vi accorgete di qualche cavolata da BG (oppure di qualsiasi tipo) segnalatemelo pure senza problemi ;)
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

4) Hitomi e Sarin

Hitomi e Sarin avanzavano silenziosi tra gli edifici. Il loro comunicatore si illuminò tre volte, Hokai era in posizione. Fino a quel momento si erano dovuti occupare solo di semplici sistemi anti-intrusione: sensori di calore e fotocellule sparsi lungo il percorso, ma una volta entrati, probabilmente sarebbe arrivato il difficile. L’impianto in quel momento non era pienamente produttivo, una vasta ala era ferma per lavori di manutenzione e riparazione e i due ninja proprio per questo avevano scelto questa come zona da cui accedere alla parte sotterranea del sito.
Dopo aver costeggiato un edificio che recava la sigla B4 oramai scrostata dalle intemperie e dal tempo, erano giunti ad una piccola costruzione ad un solo piano senza alcuna scritta, larga circa un paio di metri e profonda altrettanti attraversata da alcuni condotti di aerazione. Mentre Sarin si occupava della serratura e controllava la presenza di eventuali dispositivi di sicurezza, Hitomi copriva il compagno. Un clic metallico fece capire a Hitomi che la serratura era stata aperta, tuttavia Sarin stava ancora lavorando sulla porta per bypassare il circuito elettrico che ne avrebbe segnalato l’apertura. Terminata anche questa operazione i due entrarono silenziosamente nel piccolo locale accostando la porta alle loro spalle.
Lo sguardo di Hitomi si posò immediatamente sui quattro grossi tubi che uscivano dal pavimento. Tuttavia la sua analisi venne quasi immediatamente interrotta da Sarin che indicandole un paio di fili penzolanti da una parete scrollava la testa quasi deluso. Il lavoro fatto sulla porta per bypassare il circuito elettrico di sicurezza era stato inutile, visto che il sistema non era attivo.
Praticata un’apertura in uno dei condotti di aerazione, i due iniziarono a scendere verticalmente nel condotto. Hitomi procedeva in testa, mentre Sarin la seguiva distanziato di qualche metro. Dopo circa una quindicina di metri trovarono delle aperture perpendicolari al condotto principale che si diramavano orizzontalmente; dopo essersi orientata, Hitomi scelse quella che puntava a nord. Il corridoio procedeva per circa una trentina di metri, quindi formava un angolo retto e si ramificava ripetutamente.
Nei passaggi erano presenti griglie di raggi infrarossi posizionate in maniera discontinua e apparentemente casuale. I due guerrieri non ebbero problemi a superare o disattivare la maggior parte delle griglie, tuttavia in alcuni casi si trovarono costretti ad aggirarle allungando notevolmente il percorso.
Giunti in quella che sarebbe dovuta essere un’area scarsamente trafficata uscirono dal condotto di aerazione in una stanza. Essa era stata adibita a ripostiglio, oltre a scatoloni di varie forme e dimensioni erano ben visibili scope, secchi, prodotti detergenti e tutto il materiale occorrente per le pulizie. Dopo aver valutato la loro posizione attuale Hitomi si mise a studiare l’ultima parte del percorso che li separava dalla meta.
Per loro fortuna si trovavano relativamente vicini alla stanza in cui avrebbero trovato il cristallo. Una volta usciti dal ripostiglio, avrebbero dovuto percorrere solamente due corridoi eludendo le telecamere, per arrivare all’obiettivo.
Ultima modifica di fizzban il 27/10/2009, 10:51, modificato 1 volta in totale.
fizzban
Fanteria Pesante
Messaggi: 490
Iscritto il: 16/09/2008, 17:00
Nome: Sahel
Città: Milano

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da fizzban »

5) Sorpresa!

Un sordo boato scosse l’intero complesso. L’hatamoto, distratto dall’esplosione e impegnato a cercare attraverso il proprio mirino di capire cosa fosse successo, non si accorse di nulla fino all’ultimo. L’istinto e una buona dose di fortuna gli salvarono la vita, una lama, diretta al collo tra l’armatura e l’elmetto, venne deviata da quest’ultimo grazie ad un improvviso movimento del guerriero. L’assalitore, sebbene sorpreso dalla pronta reazione del guerriero, cercò comunque di portare a termine il suo compito velocemente.
L’assalitore godeva di una maggiore libertà di movimento indossando solo un’armatura leggera; questo vantaggio però andava a scapito della protezione che l’armatura poteva offrire. L’hatamoto, invece, indossava una solida armatura, e quindi sebbene parzialmente svantaggiato in velocità, possedeva una difesa decisamente più solida.
Passata la sfuriata iniziale dell’assalitore, Hokai prese l’iniziativa, costringendo il proprio nemico ad arretrare. Con il protrarsi del combattimento la situazione si era via via capovolta, mentre il guerriero Mishima guadagnava mano a mano sicurezza, il suo avversario, evidentemente non preparato ad un lungo combattimento, sembrava trovarsi in difficoltà. Era solo questione di tempo prima che un paio di affondi di Hokai oltrepassassero la guardia del proprio avversario ferendolo ad una gamba e al fianco, anche se in maniera non grave.
Nonostante la situazione fosse favorevole a Hokai, l’esito dello scontro rimaneva ancora incerto. Dopo un inizio molto concitato, l’intensità’ fisica dello scontro era diminuita lasciando spazio ad uno scambio di colpi più misurato ma più pianificato. Questo permise al guerriero Mishima di poter osservare meglio il proprio avversario.
La figura longilinea e i movimenti ondeggianti di quest’ultimo gli facevano venire in mente un serpente. Nella mano destra impugnava una spada lunga e sottile, leggermente ricurva, mentre nella sinistra stingeva un pugnale la cui lama non produceva nessun riflesso. Il lungo mantello e la maschera sul volto gli conferivano un aspetto molto simile a quello di un mortificator, anche se la mancanza di qualsiasi simbolo della fratellanza e la differente foggia della maschera permettevano di escludere che lo fosse.
Sebbene non fosse uno dei temuti assassini della Fratellanza, era chiaro che la professione fosse la stessa e nonostante fosse ferito, quest’ultimo non aveva perso né velocità, né lucidità, anche se non poteva permettersi di protrarre il combattimento a lungo.
Il momento di studio però non durò a lungo, il sicario pronto per l’ultimo scambio di colpi lanciò all’improvviso il proprio pugnale verso Hokai, e mentre il guerriero Mishima deviava la lama con la propria spada, l’assassino sfruttò il mantello come diversivo, stappandoselo di dosso e lanciandolo tra loro per interrompere il contatto visivo.
Questa mossa spiazzò Hokai che non vide partire l’attacco condannandolo; la lama, che fino a quel momento era riuscita solo a scalfire la sua robusta armatura, questa volta si insinuò tra le varie placche affondando nel corpo dell’hatamoto.
Ultima modifica di fizzban il 27/10/2009, 10:52, modificato 1 volta in totale.
Carro Armato Grizzly

Re: Nuovo racconto, o almeno ci provo

Messaggio da Carro Armato Grizzly »

wow!
grande fizzban!!!!!!!!
anche io voglio il tuo racconto pubblicato in uno speciale di Doomzine!!!!!
Rispondi

Torna a “Racconti”