sto provando a scrivere un racconto, per il momento questo e' quello che sono riuscito a creare

Nelle intenzioni questo dovrebbe essere il capitolo 1
Buona lettura

PROLOGO - KURTIS
La città sfrecciava intorno a Kurtis Vogel, il suo sguardo si spostava velocemente dalle apparecchiature poste alla sua destra al mondo che si trovava al di là del parabrezza. Il paesaggio esterno dei sobborghi di Luna City non era certamente dei migliori: edifici ammassati l’uno sull’altro scomparivano alla vista tra un livello e l’altro come un immenso formicaio. Ogni tanto tra i palazzi e il cemento si aprivano delle piccole piazze verso le quali convergevano persone e veicoli che si spostavano nella città ed era possibile scorgere il cielo.
Una spia luminosa rossa cominciò a lampeggiare sul cruscotto e a emettere un basso ronzio come quello di un insetto, dopo aver aspettato qualche secondo Kurtis attivò il comunicatore.
“Vogel”.
“Come procede il trasporto?” fu la laconica domanda del suo interlocutore.
“Tutto tranquillo signore, non vi sono stati eventi significativi, l’unico non previsto e’ stato un incidente al sottolivello cinque nella zona di Brighwood. L’aver dovuto aggirare il blocco mi ha fatto accumulare un lieve ritardo, anche se conto di recuperarlo entro destinazione signore”.
Dall’altro lato un clic meccanico segnalò che la comunicazione era stata interrotta. Una serie colorita di imprecazioni rimbombò nell’abitacolo. Sebbene ora Kurtis non facesse più parte dell’esercito e non fosse più costretto ad obbedire a persone che considerava spesso altezzose e arroganti, a volte aveva ancora a che fare con clienti poco piacevoli, ma ora, almeno, era in grado di rifiutare un lavoro, sempre che non avesse bisogno di soldi.
Nonostante il cliente non fosse tra i migliori, a Kurtis l’incarico non sembrava particolarmente complicato, eppure questo non lo tranquillizzava, spesso le fregature si celavano in questo genere di lavori. Il suo compito era consegnare del materiale non ben definito e visto che si erano rivolti proprio a lui, molto probabilmente era qualcosa di poco pulito. Infatti, si era guadagnato una certa fama come contrabbandiere e poiché non aveva alcun interesse per il contenuto del trasporto, questo faceva sì che fosse sempre molto richiesto, nonostante le sue tariffe non fossero alla portata di tutti.
Il tragitto era quasi finito, mancava solo un tranquillo quartiere residenziale, tuttavia in un mestiere come il suo non poteva permettersi di trascurare il ben che minimo dettaglio. La mano destra di Kurtis si muoveva agile sul terminale vicino ai comandi di guida. Reinizializzò i parametri dello scanner per mettersi al riparo da brutte sorprese. Lo scanner rispose immediatamente alle sue richieste individuando altri tre puntini verdi sul display. Gli mostrò gli altri veicoli presenti sulla strada, due di questi, due Sachs9000GL su cui probabilmente stavano viaggiando dei pezzi grossi della Bauhaus, procedevano all’incirca alla sua velocità, mentre il terzo che li precedeva era sensibilmente più lento e fu identificato dallo scanner come un vecchio modello di camion da trasporto merci della Capitol.
Quest’ ultimo attrasse l’attenzione di Kurtis, non solo per la tipologia del veicolo che in quella parte della città non era molto comune, ma soprattutto per la scarsa velocità benché apparisse in buone condizioni. Sembrava quasi che procedesse aspettando qualcuno. Il pensiero che attendesse proprio lui si insinuò nella mente di Kurtis e improvvisamente si rese conto che se precedentemente non fosse stato rallentato nei dintorni di Brighwood probabilmente lo avrebbe incrociato una decina di minuti prima in una zona con un minor margine di manovra e si sarebbe potuto trovare in una situazione scomoda.
“Sembrerebbe quasi un comitato di accoglienza” rifletté ad alta voce “se e’ vero vediamo di non deluderli”.
In un eventuale scontro avrebbe dovuto sfruttare la maggiore mobilità del proprio mezzo e sperava di essere lui a sfruttare l’effetto sorpresa. Il fatto che il cassone di quel mezzo fosse coperto da un telo squarciato dal quale magari poter far fuoco contribuiva a dare al veicolo che lo precedeva un aspetto poco amichevole. Magari dopo il noioso viaggio ci sarebbe stato un po’ di movimento.
Kurtis mantenne un’andatura costante fino ad una distanza di circa duecento metri in modo da non destare sospetti, quindi imbracciò il suo Panzerknacker e accelerò bruscamente, avvicinandosi dal lato posteriore sinistro al camion. Come se il suo silenzioso desiderio fosse stato esaudito, tre figure emersero dalla parte posteriore del camion cercando di far fuoco nella sua direzione. Questo fugava ogni dubbio e Kurtis senza esitare un istante rispose con il suo fucile d’assalto. La prima raffica investì in diagonale il retro del camion aprendo un altro squarcio nel telone del grosso mezzo prima che gli assalitori potessero replicare efficacemente. Infatti, in risposta venne esploso solo qualche colpo prima che la seconda raffica completasse il lavoro lasciato in sospeso dalla prima.
Kurtis quindi sterzò bruscamente andando a posizionarsi sul lato destro del grosso veicolo in modo da non divenire un facile bersaglio rimanendo fermo. Dopo qualche secondo altri colpi furono esplosi contro di lui, ma tra la mira imprecisa e la blindatura del suo mezzo nessun colpo causò danni sensibili.
Per completare il lavoro e prima che potessero migliorare la mira e causare danni più seri, Kurtis esplose anche un paio di granate contro il camion, la prima era diretta verso il cassone da dove erano spuntati i tre uomini, per andare sul sicuro, mentre la seconda era diretta verso l’asse posteriore del veicolo. La prima granata esplose contro una lastra rinforzata in acciaio posta a protezione del cassone causando pochi danni e finendo di maciullare i cadaveri rimasti sul fondo del camion riducendo a brandelli la parte posteriore del telone. Evidentemente il veicolo era stato rinforzato in previsione di uno scontro. La seconda granata invece colpì la parte posteriore destra del veicolo distruggendo le ruote da quel lato. Il grosso camion cominciò a sbandare, innescando una carambola incontrollata che terminò solo quando il veicolo urtò una villetta con un sordo boato, lasciando macerie fumanti, lamiere contorte e un principio d’incendio.