-CAPITOLO 6- "Battaglia per Hallador"
La notte prima della battaglia Gromor Rockbreaker con un boccale di birra si aggirava fra i giacigli e i gruppi di nani che tra una bevuta e l’altra discutevano di tattiche di guerra, il Campione cercava di tenere alto il morale dell’esercito raccontando di imprese e battaglie vinte nei passati anni dalla razza nanica, la massa recepì con grande onore questi ricordi, il morale era già alto, tipico di quella razza, ma il risultato che ne uscì fu quello di aumentare la fierezza dei soldati che continuando a bere e mangiare e nelle ore successive ebbero solamente pensieri positivi di vittoria, la serata trascorse serena e dopo un breve tempo tutti si misero a dormire lasciando le guardie a vigilare sui loro sogni.
I preparativi cominciarono all’alba, l’esercito del Grande Corno si posizionò a sud del campo mentre i Devoti aggirando il campo presero l’opposta direzione.
Il vento soffiava facendo muovere le fronde degli alberi mentre accarezzando il suolo creava delle piccole onde d’erba che risultava comunque essere poca e a chiazze su quel terreno semi roccioso.
Gli stendardi di ambe due le fazioni sventolavano colorando quelle nutrite schiere di mezz’uomini e non, l’esercito nanico era composto dal comandante Gromor Rockbreaker Campione del Teschio Cornuto, alla sua destra si trovava una legione numerosa di guerrieri dell’ascia d’osso con alle spalle uno dei Totem mentre distaccato leggermente e protetto da una piccola boscaglia un altro di quelle bestie prendeva posizione, davanti a lui prendevano posto i nani con spada e scudo e una buona parte di picchieri, proseguendo alla sua sinistra vi erano altri nani con ascia e Totem dietro e distaccato una decina di metri la piccola legione di balestrieri del Clan dell’Avvoltoio semi protetti da un piccolo giardino di arbusti selvatici.
Nel medesimo momento anche i Devoti sfilavano su quel campo per prepararsi alla battaglia, il loro esercito presentava, Narich Sinnar Signore Perverso, alla sua destra prendevano posizione un disordinato battaglione di scheletri con spada e scudo e a seguire una fanteria di Maledetti, schierati davanti a lui si esibivano una corposa legione di Devoti con spada e scudo difesi momentaneamente da una media formazione di arcieri scheletri, sulla sinistra erano in attesa di ordini una composizione di scheletri con spada e scudo coperti da un piccolo ammasso roccioso e spostati una ventina di metri un nucleo di Dannati, Tormentati e Devoti con Spadone, di cui se ne conosceva la ferocia.
Il tempo sembrava essersi fermato, le due fazioni si osservavano come a studiarsi e a ricercare un punto debole una falla che avrebbe potuto regalare la vittoria e la disfatta altrui.
Esaltati dalle storie della notte prima i nani aprirono le danze, alla sinistra del Campione nanico i guerrieri con ascia cominciarono ad avanzare seguiti dal Totem e dal suo custode cercando di aggirare l’agglomerato di alberi che si trovavano davanti alle truppe dei Maledetti, i balestrieri resosi conto che un muro di dardi non avrebbe sortito nessun effetto contro gli arcieri non morti cercarono con molta cautela di avvicinarsi ed accompagnare i nani che avevano accanto. I picchieri seguiti dai spadaccini si spostarono avanti mentre Gromor li seguiva da debita distanza, dall’altra parte nani con ascia e i due Totem conquistarono un punto strategico, la zona verde che avevano di fronte li avrebbe protetti contro la pioggia di frecce degli scheletri che gia si preparavano ad offenderli.
I Devoti in risposta cercarono con le unità di intercettare i movimenti del nemico, Maledetti e scheletri con spada aspettavano i nani con ascia e il Totem che gia ruggiva di piacere, mentre incoccata la freccia gli scheletri posti davanti a Sinnar tirarono sui nani Picchieri e spadaccini che avanzavano, causando lievi perdite tra i guerrieri con arma lunga, i seguaci rimasero fermi, continuando sulla linea del campo, gli scheletri con spada e scudo seguirono i Devoti con spadone e le creature mostruose verso la zona boschiva occupata dai nani.
La fresca temperatura dell’alba aveva lasciato il posto ad una temperatura più mite e la mattina aveva fatto capolino, i nani insieme ai balestrieri si avvicinarono alla legione di Maledetti e con impeto furioso i guerrieri con ascia ruppero il silenzio con una carica degna di tomi narrativi dirigendosi verso la formazione di fanti scheletri, l’ondata urlante frantumò letteralmente la prima linea di quell’ammasso di ossa marcie, facendo volare le teste scheletriche quasi nei pressi del Signore Perverso, la mischia si accese violenta, nel frattempo i balestrieri regalarono un muro di dardi ai Maledetti che notato lo scontro in corso tentavano di arrivare in aiuto ma non riuscirono perché rallentati e impegnati dal tiro dei nani.
Al centro i picchieri bersagliati già dagli arcieri nemici preferivano tenere posizione e proprio in quel momento il gruppo di Dannati si staccava dai seguaci con spadone, che si stavano dirigendo verso il bosco, e li caricava, con un urlo di battaglia i nani alzarono le picche creando un muro mortale, i Dannati caricarono senza timori ed alcuni vennero trafitti ma non uccisi mentre altri con un agile e potente balzo saltarono piombando dall’alto sui piccoli nemici schiacciandone un gran numero nel frattempo cominciarono a roteare i loro tremendi flagelli. Ad un ordine di Gromor la fanteria con spada si mosse per rafforzare i loro fratelli che accusarono il colpo e che si trovavano in difficoltà.
I Dannati e i guerrieri malvagi con grande arma si fiondarono alla carica sui nani all’interno del bosco, i guerrieri si buttarono con occhi indemoniati sui maestri d’ascia e le creature intercettarono uno dei Totem ferendolo in modo pesante, anche se il bestione nanico ne stritolò due con le proprie grandi mani, dall’esterno si poteva osservare il bosco come se avesse preso vita, gli alberi e tutto il fogliame si muoveva causa lo scontro all’interno.
Vedendo la supremazia dei Dannati sui fanti, Gromor decise di scendere in battaglia ed incitare i suoi con la sua presenza a vincere lo scontro, caricò con la sua elaborata Alabarda uncinata uno dei Dannati più prossimo, con grande stupore del suo avversario il colpo recise uno dei possenti bracci della bestia costringendolo a manovrare il proprio flagello con lentezza, il quadrupede scagliò un colpo contro il Campione che con una mossa cercò di parare, riuscendo solamente a far attorcigliare la catena alla sua arma, sfruttando questa situazione Gromor saltò inaspettatamente in groppa al Dannato e con agile mossa strinse la barra della sua alabarda al suo petto stringendo così il collo del nemico.
La bestia impazzì per quella stretta e agitandosi non riusciva a liberarsi e avendo un solo braccio, adesso, non riusciva a strapparselo di dosso, il nano era divenuto un parte del suo corpo e dopo qualche istante l’immonda creatura soffocò.
A vedere il proprio Signore prevalere sul Dannato la truppa si animò e riprese coraggio costringendo i restanti nemici ad arretrare forzatamente nonostante la loro testardaggine, di fatti non erano affatto impauriti.
I nani con ascia impegnati con gli scheletri e i Maledetti, riuscirono con poche perdite a decimare e distruggere la legione non morta, e con la furia incollata ancora sulla pelle si gettarono in un’ennesima carica, carica di cui l’intera Chronopia ne era a conoscenza e che i nani del Grande Corno avevano come peculiarità.
Un ordine da parte di Narich fece si che gli Arcieri non morti scoccassero nuovamente la loro pioggia mortale sui picchieri e gli spadaccini colpendo nel frattempo anche i Dannati che arretravano, procurandogli qualche ferita. I nani caddero numerosi soprattutto picchieri perché concentrati sulle bestie, Sinnar godette di quella mossa architettata per far perdere l’attenzione verso gli scheletri, e ordinò ai seguaci con spada di scendere nella mischia e terminare i restanti balordi.
Nel frattempo all’interno del bosco la disputa continuava ferocemente, il Totem ferito venne terminato dall’incornata di un Tormentato che lo trafisse in pieno petto ma il bestione compì il suo dovere decimando quelle creature demoniache che adesso volgevano lo sguardo verso la mischia vicina. I Maledetti furono caricati dai Nani e altrettanto risposero in una controcarica micidiale, l’impatto fu violento e terribile, alcuni nani ruzzolarono per terra venendo schiacciati dai stessi compagni e la morsa che ne derivò dall’incontro delle due parti mandò all’aria armi ed armature accompagnate da teste e braccia di entrambe le parti, lo scontro risuonò per tutto il campo, la terra si macchiò di rosso e i nani scoprirono subito in quali formidabili guerrieri si imbatterono.
La carneficina iniziò e continuò, grida, gemiti di dolore, urla demoniache e frastuono d’armi diffondevano una musica mortale per tutto il campo di battaglia, i nani balestrieri azzardarono una mossa da essere narrata nelle favolose mura delle città di Hallador se non fosse stato per il bersaglio scelto, infatti tentarono di colpire lo stesso Narich Sinnar che si trovava ad una media distanza, un dardo colpì in modo leggero il Signore Perverso ad una spalla, il danno fu minimo ma l’affronto incalcolabile.
Direttamente con la sua cavalcatura demoniaca si diresse verso di loro con occhi talmente infuocati da accecare chiunque nelle vicinanze, un aura rossastra l’accompagnava ed arrivato a destinazione invocò in una strana lingua una formula blasfema richiamando un essere conosciuto come Demone Supremo del Crepuscolo, nell’aria circostante la temperatura aumentò considerevolmente ed un portale si aprì facendo fuoriuscire l’essere demoniaco, si presentava come una figura umanoide dalla pelle nera e crepata da cui fuoriuscivano delle fiamme, come se fosse composto di lava al suo interno, aveva quattro occhi distribuiti a rombo sul suo viso e la bocca aveva denti acuminati e disuguali mentre le sue mani erano fornite di grossi artigli roventi.
Con un solo cenno del dito Sinnar indicò i nani tiratori ed il demone che all’inizio cercava di sfuggire al controllo del suo padrone eseguì l’ordine impartitogli, si gettò in mezzo ai balestrieri dell’Avvoltoio e fu subito sgomento, la sola vicinanza faceva soffocare e l’aria diventava irrespirabile, alcune barbe presero fuoco trasformando in torce i malcapitati, i colpi inferti con gli artigli roventi tagliarono facilmente tutto quello che incontravano come se si affettasse del formaggio morbido, i colpi spazzavano via alcuni balestrieri facendoli volare e rovinare a terra centinaia di metri dopo, qualcuno azzardo un colpo con la propria spada bastarda riuscendo a ferire la creatura che seppur demone adesso si trovava su un piano materiale, benché decimati i balestrieri vedendo che la creatura poteva essere ferita avanzò nelle loro testa la teoria che poteva anche essere uccisa e attaccarono in massa con le uniche forze rimaste.
I Tormentati deboli e feriti vennero sconfitti, le perdite intimorirono i restanti Devoti con spadone che vedendo il Totem aggirarsi per il folto e puntarli con gli occhi ebbero un attimo di esitazione per poi darsela a gambe presi dal panico.
A questo evento i nani dentro i bosco sfruttarono la loro posizione per realizzare una carica di sorpresa contro i Dannati che indietreggiavano cercando nonostante tutto di portare colpi a segno, la tattica ebbe successo infatti le bestie non si accorsero in tempo dei nemici alle spalle e vennero macellati con il Totem che ne spazzò uno con un pugno micidiale facendolo volare dieci metri oltre i picchieri nani, adesso si era formato un nuovo reparto formato di Nani con ascia con picche e altri con spade accompagnati da un Totem che non aveva saziato ancora la sua sete bestiale di sangue devoto.
I Devoti con spada si prepararono a caricare la nuova formazione che accortasi del pericolo cercò di riordinare i suoi ranghi, i guerrieri malvagi erano il doppio dei nani e cominciarono un lenta corsa contro di loro che man mano diveniva sempre più veloce fino a quando assunse la caratteristica di una carica, da quella massa d’acciaio urlante fuoriuscivano imprecazioni e bestemmie contro le divinità naniche, dall’altra i nani rimasero immobili e serrarono i ranghi, la tattica scattò nel momento in cui i Devoti ebbero a trovarsi ad un paio di metri da loro, la prima linea si apri facendo avanzare la seconda composta dai picchieri rimasti vivi formando così un muri di acuminate punte che impalarono i primi sfortunati della formazione avversaria, ciò creò un muro di corpi che frenò l’impeto della carica e diede la possibilità alla restante forza nanica, composta da guerrieri con ascia, di accerchiare il nemico, la battaglia fu immensamente sanguinolenta i picchieri scomparvero in pochi istanti falciati dai successivi colpi mentre gli spadaccini subirono metà delle perdite, rimasero pressoché invariati i nani con ascia, dalla parte nemica la disfatta si presentò subito, il Totem di Sangue fece scempio di Devoti strappando braccia e stritolando corpi ne schiacciò diversi anche sotto le sue zampe.
Il campo si trasformò in una pozza di sangue, urla di battaglia, suoni metallici, ruggiti potenti ne facevano di sfondo mentre i Devoti cominciavano a soccombere, gli ultimi due Totem rimasti distrussero le unità di scheletri, sia arcieri che guerrieri, rimanevano solamente il Signore Perverso con una legione di Maledetti leggermente decimata e il Demone Supremo del Crepuscolo che di volta in volta cercava di sfuggire al controllo del suo padrone.
I balestrieri nani erano ormai divenuti un ricordo del passato mentre la formazione di nani con ascia e con spada seguiti dal Totem si avvicinava nella zona del campo dove ancora si tentava di dare un significato a quella battaglia.
Narich Sinnar suonò il Corno della Rovina che con un suono dannatamente distorto e sinistro cercò di buttare in panico le ultime forze avversarie rimaste, ebbe però un effetto limitato, riuscendo solamente a far recuperare un po’ di vantaggio tattico ai Maledetti che al sopraggiungere dei due Totem persero totalmente la propria gloria.
Narich Sinnar, Signore Perverso, preferenza dei quattro Profeti aveva perso, non era riuscito a conquistare il passo di Hallador e con lui la fiducia dei suoi Superiori.
Tutto gli balenò nella mente in pochi secondi, e spronando il suo demoniaco destriero scappò via tra le montagne lasciando senza controllo l’empia creatura che aveva richiamato dagli Abissi.
I Custodi avendo il potere di trasformarsi per brevi periodi nelle creature che egli stessi comandavano ne fecero uso moltiplicando così la loro forza contro il Demone del Crepuscolo rispedendolo nel suo piano abissale.
La battaglia era durata tutta la giornata e adesso il sole era in declino, il cielo dipingeva un’atmosfera cremisi mentre da qualche altra parte nel mondo di Chronopia un Giudice un Cronomante e un Paladino osservavano dall’alto di una rupe la battaglia che avevano combattuto, fermando l’avanzata di un Monarca e tutto il suo esercito di corrotti.
