Quando si vive in un formicaio gigante distinguersi e riuscire a riconoscersi almeno davanti ad uno specchio comincia presto a diventare fondamentale per non impazzire, perdere la propria anima e finire travolti. Su Luna City lo stile è tutto. Luna City non è altro che un formicaio gigante, uno stupido oscuro formicaio in cui centinaia di milioni di persone nascono, cresccono, vengono ammaestrate da questa o quella megacorporazione e dalla Santa Fratellanza, scopano, fanno dei figli convinti che bastino quelli a salvarle dalla morte e dalla dimenticanza, si sposano, lavorano per decine e decine di anni al servizio della loro corporazione, divorziano e muoiono senza lasciare alla storia nemmeno il loro nome. Almeno, la maggior parte di quelle persone ha la fortuna di non conoscere mai la verità, di non credere a quelle che considera solo prediche di vecchi pretacci invasati in armatura. La maggior parte di quelle formiche ha la fortuna di non sapere mai perchè le navi spaziali non si spingono oltre la cintura di asteroidi, cosa scoprirono e risvegliarono mille anni fa i primi conquistadores che oltrepassarono quel confine diretti verso Plutone e contro cosa combattono gli eserciti della Capitol nei rossi e freddi deserti marziani o i soldati dei duchi elettori nelle giungle paludose e buie di Venere. La maggior parte nasce e muore pensando che La Legione Oscura sia poco piu di una leggenda, un mito lontano nel tempo e nello spazio.
Per Helsig la Legione non era più soltanto una leggenda da molto. La storia della sua carriera nei servizi segreti della megacorporazione era per lo piu misteriosia e per certi versi leggendaria. In qualche modo era stato sempre molto vicino alla Fratellanza e, per forza di cose, al secondo direttorato, cioè all'Inquisizione. Note erano le sue molteplici amicizie negli alti ambienti della curia Marziana e moltissime le voci su suoi contatti diretti con il cardinale della Cattedrale di Luna in persona, Dominic. Come Dominic, helsig era tanto devoto alla causa quanto spietato, dietro una vaga aria da bontempone un po' eccentrico si celava uno dei soldati piu addestrati, incorruttibili e letali del sistema solare. Credo che odiasse il genere umano almeno quanto l'Oscura Legione e fosse stata questa caratteristica a fare di lui una delle macchine di morte predilette della Chiesa. Si vedeva che non aveva assolutamente niente a che spartive con la fiumana di bestie che congestionavano le strade di Luna nelle ore di punta. Si vedeva anche a quella distanza e senza bisogno di guardare attraverso un mirino telescopico. Non era proprio il tipo da farsi ammaestrare facilmente, non era proprio il tipo da messa, non era proprio il tipo da scopata, non era proprio il tipo da figli e famiglia e sveglia per andare al lavoro alle sette di mattina per decine di anni consecutivi. Soprattutto, Helsig non era proprio tipo che moriva facilmente. Ci avevano provato tutti, ma solo trovarlo risultava spesso un impresa praticamente impossibile. Nemmeno Il famigerato 19 esimo Silenzioso era riuscito nell'impresa di toglierlo di mezzo.
Cominciò tutto da lì, dal mio respiro che si sincronizzava con il suo, dal mio dito che premeva il grilletto lentamente quanto le lancette di un orologio, dal proiettile 7.65 camiciato a tripla blindatura che avvolto dalle fiamme schizzava fuori dalla camera di scoppio del Mephisto sfondando il muro del suono prima e facendo esplodere subito dopo la testa di helsig e di almento altri due passanti abbastanza sfortunati da trovarsi esattamente sulla stessa linea di tiro.
A Luna lo stile era tutto, ed helsig ne aveva da vendere.
Ma ad un proiettile a tripla blindatura questo non importava per niente.