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Ombre Lunghe

Inviato: 16/02/2006, 14:31
da Redemptor
Cattedrale di Luna City - ore 21.00

Scende la sera su Luna City, nei piani alti della Cattedrale si trovano due figure che stanno parlando tra di loro.
"Vostra Eminenza, siete sicuro che volete chiamare loro? Vi ricordo che tra le loro fila ci sono degli elementi che definire eretici sarebbe il minimo..."

La figura ammantata dice poche parole e fa un lieve movimento con la mano, mentre la prima impallidisce... "No, non oserei mai mettere in dubbio la Vostra capacità di giudizio, solo che..." quando si accorge di essere osservato trucemente, si interrompe di colpo

"Sarà fatto come desiderate, Vostra Eminenza."

Inviato: 17/02/2006, 12:45
da Beren
Lylhu

Proprio una bella casa. L'incredibile viaggio di tempo fa mi ha permesso di racimolare un po di soldi, la Fratellanza mi ha messo una bella casa e in corporazione quei pochi che sanno un minimo di quella storia ora mi rispettano... Sono un po più serena...
Il nuovo stereo è eccezionale, i suoni escono pieni e puliti... Starei ore ed ore a rilassarmi ascoltando musica... In quest'ultimo periodo neanche ho pensato a trovarmi un ragazzo, non ne sento la necessità... Quello che mi è capitato ha dell'incredibile ma pare che ne sia valsa la pena... Sdraiata sul divano, i capelli ancora bagnati dalla doccia, un asciugamano sul viso, intorno a me solo i profondi suoni che escono dalle nuove casse...

Inviato: 17/02/2006, 12:50
da Redemptor
Lylhu

Senti la finestra ke sbatte dall'altro lato della stanza, e ti alzi preoccupata, con la Sherman pronta a far fuoco (le ultime esperienze ti hanno segnato molto), quando ti accorgi che è stato solo il vento. Torni nell'altra stanza e noti sul tavolo, di fianco allo stereo, una busta ke prima non c'era.
Dopo averla aperta e letta impallidisci ed il foglio al suo interno scivola per terra.

Inviato: 17/02/2006, 14:35
da ragnarok
ReverendOscuro

L'esperienza su Venere l'ha rafforzato ma nello stesso tempo ha demolito il suo spirito. L'inquietudine e l'apatia si sono impadronite di lui. Nella sua stanza tetra, lontano da tutto e da tutti, si strazia inesorabilmente tentando più volte il suicidio. Non c'è mai riuscito, qualcosa riusciva a fermarlo sempre all'ultimo momento.
Durante questa notte, le sue urla segnano il cielo e la pioggia di sangue ricopre così le strade di Luna City. Allo specchio non è mai lui.
Alexander, ricordi vaghi del passato...

Inviato: 17/02/2006, 14:50
da Redemptor
ReverendOscuro

Ad un certo punto, in lontananza riflesso nello specchio, noti un fugace movimento alle tue spalle.
quando ti giri, con tutti i tuoi sensi all'erta, non riesci a percepire niente. Poi noti una busta vicino allo specchio. La apri e subito capisci che si è verificato qualcosa di molto grave. Le informazioni scritte sul foglio ti fanno impallidire. Nonostante tutto il tuo autocontrollo e l'esito positivo dell'ultima missione cui hai partecipato, qualcosa è riuscito a sfuggire alla vostra opera... ed ora quel qualcosa è tornato per richiedere il suo tributo di sangue.

Inviato: 17/02/2006, 16:28
da Beren
Lylhu
Sul momento non credo alle parole lette... comincio a camminare nel mio salotto, abbasso la musica e comincio a pensarci su... Eppure chi ha firmato la lettera non mi mentirebbe... E se fosse cosi è mio dovere intervenire... nuovi pericoli a quanto pare all'orizzonte, forse mi farà bene, stavo cominciando ad impigrirmi un po...
Ci sarò.

Inviato: 17/02/2006, 17:04
da ragnarok
ReverendOscuro

Accartoccia la lettera e la fa sparire in un gelido fuoco nero, sperando di abbandonarne il dovere derivante.
Decide di uscire, quella notte era diversa dalle altre, il senso del dovere lo penetrava dolorosamente, ma allo stesso tempo gli stava ridando, lentamente, la voglia e la forza di reagire, di vivere...
Forse era l'opportunità che cercava ed anche l'unica cosa rimastagli da fare...

Inviato: 20/02/2006, 13:27
da Paizo
Keizo

Ho dormito tranquillo qualche notte per la prima volta in vita mia. La missione per i "fratelli" mi ha portato un po' di pace dentro, ma non del tutto. Pero' non sono piu' mezzo pazzo come prima, forse... non mi ci metterei da solo a fare certe cose se mi viene il colpo da matto. Ma c'e' ancora un conto in sospeso, non puo' essere concluso cosi e basta.

Inviato: 20/02/2006, 13:33
da Yakumo
Levius:

Luna city

Un leggero schizzo di sangue imbratta un logoro muro di uno di quei quartieri di luna city di cui i più ricchi non conosco neanche l'esistenza, a pochi passi da questo cade al suolo senza vita un uomo o almeno quello che ne resta dopo le deformazioni causate dall'oscura simmetria.
Davanti al corpo dell'eretico si staglia la figura scura del mortificator, il quale ripone le affilate lame mortis con cui ha reso inerme l'essere e successivamente imbraccia il lanciafiamme purier col quale fa sparire ogni traccia in un piccolo inferno contenuto.
Appoggiato al muro, rannicchiato su se stesso e in un delirio tremolante, vi è quello che sembra un ragazzo. Il mortificator, voltatosi verso il giovane eretico, gli si avvicina lentamente con aria minacciosa; il ragazzo sà che morirà, vorebbe tornare indietro e cambiare quelle stupide scelte che lìhanno portato ad incrociare la via oscura...ma ormai è troppo tardi, non può far altro che disperarsi e struggersi dal pianto.
Il mortificator osserva inpassibile il ragazzo tremolante e si accinge a formulare una preghiera dell'arte protraendo una mano in direzione del giovane, il quale dopo pochi istanti s'irrigidisce e cade a terra immobile.

"Cosa t'è successo Levius? E' la prima volta che ti vedo così generoso! Non è da te! Ehehe" squilla con tono ironico una voce acuta e fastidiosa

"... l'oscurità in lui era debole.. un esorcismo di bassa rango è più che bastato.." replica con tono deciso e calmo Levius il mortificator, poi fa cenno al compagno di seguirlo ed entrambi spariscono per i vicoli di luna.

Passano alcune ore e di ritorno dalla missione il duo si scioglie e Levius va a rintanarsi in quello che è il posto assegnatogli come abitazione su Luna city. Svestitosi dall'armatura il mortificator si siede a riflettere appoggiando la testa sul palmo della mano destra sfiorando con le dita la ciccatrice vicino all'occhio.

Perchè l'ho fatto? ...anzi perchè NON l'ho fatto? Era pur sempre un eretico... anche se nn dovrebbe più essere un problema...

Levius ripassa alla memoria le scene della missione di gruppo nel quale era presente anche un "toccato dall'oscurità"...Khrommel...
Ad un certo punto l'ormai esperto mortificator sente una presenza...

Inviato: 20/02/2006, 18:07
da Redemptor
Levius

porta le mani sulle lame mortis, che tanto spesso gli hanno salvato la vita, e con la sua consueta agilità parte all'attacco contro il visitatore... che si rivela essere solamente un'ombra...

Appena si avvicina al tavolo, vede una busta che prima non era presente.

Ne legge il contenuto, e la lama mortis gli cade dalla mano con cui la impugnava. Impallidisce e si mette a sedere, tremando all'idea che si possa avverare ciò che ha letto.

Inviato: 20/02/2006, 21:16
da Yakumo
Levius

Cosa significa questo? E' intollebaile...inconcepibile!!
Sono i primi pensieri che scorrono nella mente di Levius poi si sofferma su un altro aspetto e nel mentre si guarda attorno senza però scorgere nulla di anormale

E chi o cosa mi ha avvertito...?!

Inviato: 20/02/2006, 21:29
da Redemptor
Keizo

Sei ancora mezzo addormentato, quando senti un rumore, ti volti e ti sembra di vedere qualcosa sparire dietro l'angolo. Quando provi a seguirlo, ti accorgi che è motlo + veloce di te. Torni al tuo posto e vedi una busta sul comodino di fianco al tuo guanciale

Inviato: 20/02/2006, 21:42
da Paizo
Keizo

C'è qualcosa di strano in questo. Un dejavu. Non posso fare altro che seguire quello che ho letto, tanto cosa posso perderci?

Inviato: 21/02/2006, 0:37
da Yakumo
Levius

Calmandosi un attimo nota la firma alla fine della lettera

Ah...

Inviato: 21/02/2006, 12:23
da ragnarok
ReverendOscuro

Dopo 3 birre al Club Arkadin decide di ritornare a casa e prepararsi...
Sentiva di essere seguito ed osservato, avvertiva oscure presenze attorno a lui già da un po' di tempo. Non erano i soliti eretici, non erano di lì...
D'improvviso una voce roca e un vento di sabbia che lo spogliarono del manto che lo copriva... La voce straziante e quasi incomprensibile era sicuramente una minaccia o un avvertimento...
A quel punto grida:
"Fatevi vedere infimi esseri e attaccatemi anche tutti insieme, se volete morire"
Sapeva di essere circondato e che forse se l'avessero attaccato tutti insieme non ce l'avrebbe fatta...
Osserva in alto tra la luce della luna e di un lampione, su di un palazzo, un volto, un volto familiare, un volto del passato, che lo fissava immobile e senza alcuna espressione..
Punta la Punisher dritta al centro di quegli occhi giallognoli, ma l'immagine si dilegua...insieme alle presenze che lo circondavano fino a poco prima.
Erano riusciti ad ottenere ciò che volevano.