Faccio subito una premessa: posso sembrare un "bastian contrario", ma sappi che in tutto quello che dico ci metto sempre la massima obiettività possibile. È naturale, per me, dire quello che penso in modo diretto, chiaro, senza giri di parole, senza però "sparare" senza aver ragionato. Mi dispiacerebbe essere considerato il rompi di turno, quello che ha sempre da ridire sulle nuove proposte, perché non è così. Vorrei solo che alla fine le cose si mettessero melgio per tutti, non solo per me. Sono per il bel gioco e per la contentezza di tutti.
Ti assicuro inoltre che un po' di esperienza ce l'ho: oltre che a Doomtrooper (ai tempi del campionato Nazionale ho fatto parecchi tornei) ho giocato e partecipato a tanti altri tornei, da 10 anni a questa parte. Mi è capitato di dover organizzare un torneo con 70 iscritti provenienti da tutta Italia e ti assicuro che non è stata una passeggiata!
E so perfettamente come ci si sente quando ti vengono a dire: "Ho fatto 600Km per essere trattato così, se organizzi te la prossima volta sto a casa!"
Se sollevo obiezioni e critiche non è per andare contro qualcuno o qualcosa, è solo perché so a quali difficoltà si va incontro, cosa si rischia e voglio evitare che ci siano intoppi o malcontenti durante lo svolgimento della competizione.
Ed ora passo ad "argomentare" meglio le mie critiche.
Sulle 80 carte senza riserve.
Quando ho cominciato a giocare (gennaio 95) lo facevo con tutte le carte che avevo. Era divertente comunque, anche se capitava di meditare per 20 turni di fila (non sto scherzando). Il gioco era nuovo, c'erano altri stimoli. Adesso mi capita di imballarmi con mazzi da 60 e la cosa non mi diverte affatto. Giocare con 80 carte aumenta ulteriormente la possibilità di imballarsi, e secondo me non c'è niente di peggio che rimanere a fare lo spettatore in attesa che venga la carta giusta. Con 9 guerrieri in 62 carte mi è capitato parecchie volte di fare il Dono del Cardinale e non beccare un guerriero neanche Alla pescata successiva. Se faccio il mazzo da 80, di guerrieri ne devo mettere almeno 12, e il rischio è lo stesso.
Aumentare le carte non significa aumentarele strategie di gioco. Qualsiasi cosa si possa trovare con un mazzo da 80, si può fare con un mazzo da 65-70 carte. E comunque, chi vuol fare il mazzo da 80 lo faccia, se riesce a trovare delle buone combo senza rischiare di incartarsi. Francesco (Predicatore), con cui gioco solitamente, non ha mai messo meno di 75 carte: ebbene, giusto domenica scorsa, con un mazzo ultrarapido da 62 ho perso 4 partite di fila!
E tutto questo ammettendo che ci siano le riserve. Togliendole, il mazzo diventa un'accozzaglia di carte che s'incastreranno matematicamente. Dovrei prevedere un'avversario che gioca con l'arte, uno che gioca con gli eretici, uno con gli equipaggiamenti, uno con i poteri Ki e via dicendo. Oppure affidarmi alla fortuna, non mettere, ad esempio, le Riflessioni e Intoccabile, e sperare di non incontrare la Fratellanza. Ma già ce ne vuole di fortuna ogni volta che si pesca una carta, non voglio di certo lasciarle ancora più spazio!
Le riserve sono indispensabili. Anche se vengono fatti dei turni "secchi", per chi passa c'è almeno una finale al meglio delle 3 partite. E comunque, man mano che si gioca, si viene a sapere come sono fatti i mazzi dei giocatori. Tra un turno e l'altro si chiacchiera, si sbircia, circolano voci: "Hai visto quello, ha una combo micidiale!" "Stai attento, che quello è pieno di incantesimi!" L'atmosfera che si respira in un torneo è particolarissima. Per tutta la sua durata non si parla che di carte, di combo, di sfiga, di fortuna. E comunque ci si può rendere conto di avere delle carte che proprio non vanno, perché magari il mazzo non è stato provato abbastanza, e cambiarle per la partita successiva, indipendentemente da chi sarà il nostro avversario.
E non venitemi a mettere la scusa delle nuove strategie! Avete 4 nuove espansioni, più di 400 nuove carte, le guerre corporative, le carte battaglia, e vi serve fare il mazzo da 80 per trovare qualcosa di nuovo??? Oltretutto senza riserve!
La troviamo noi, ogni tanto, qualcosa di nuovo che siamo fermi a Paradise Lost!!!
Sulla formula.
Supponiamo di dare un tempo limite alle partite di 30 minuti. Allo scadere del trentesimo minuto deve completare il turno il giocatore secondo di mano, il che significa almeno altri 5 minuti. Poi si va dall'organizzatore e si comunica il punteggio. Questi, raccolto tutti i risultati, fa la classifica ed elabora il turno successivo, facendo incontrare il primo col secondo, il terzo col quarto e così via, facendo attenzione che ciascuno non incontri di nuovo un suo precedente avversario. Con un tabellone di una trentina di giocatori (ma penso che a Lucca supereremo questa cifra), dal secondo turno in poi, per fare tutti i calcoli a mano, ci vogliono almeno 10 minuti, per non parlare del sesto e del settimo turno. Poi si chiamano tutti e si comunicano i nuovi accoppiamenti. Tutti si siedono e si ricomincia. Ottimistica previsione: un'ora a turno. Sette turni=sette ore. Senza pause e senza intoppi. Senza nessuno che chiama l'arbitro per una contestazione durante la quale viene fermato il tempo. Senza dover andare a chiamare quello che si è allontanato per mangiare il panino, o per andare al bagno, o perché ha squillato il cellulare.
E, per favore, non parliamo di Magic (informarsi prima di tirare in ballo altri giochi...

). Innanzi tutto è prevista la riserva di 15 carte, dovuto al fatto che si possono usare solo quattro copie della stessa carta e non cinque. Nel 1996 e nel 1997, 3 locali di Roma, che io frequentavo col mio mazzo di Doomtrooper

, organizzarono il Campionato Romano di Magic, i cui vincitori sarebbero andati a Milano per il Nazionale e in seguito in America a disputare il Pro-Tour. Si facevano 3 tornei a settimana, uno per locale. In tutti i tornei si faceva un tabellone ad eliminazione diretta fin dal primo turno, con le teste di serie. Se il numero di giocatori non era perfetto, le prime teste di serie prendevano il "bye" e passavano direttamente al turno successivo.
Il povero principiante non era considerato affatto.
Questo, secondo me, non è giusto, tutti i partecipanti dovrebbero avere un minimo di partite garantite. Ed è possibile con la svizzera, in aggiunta al fatto che, se si perde la prima, la seconda partita viene giocata con avversario a sua volta sconfitto, quindi sicuramente più abbordabile.
Questo minimo di partite non può essere certo sette!!!
La svizzera deve essere modellata in modo che le persone che si qualificano alla fase finale non debbano per forza vincere tutte le partite. Ed evitare assolutamente quello che è successo a Milano nel novembre del '96 (44 partecipanti, Torneo valido per il Campionato Nazionale), in cui dopo quattro turni di svizzera, ci fu chi aveva vinto tutte le partite e non si qualificò per le semifinali.
Dopo quattro turni di svizzera, si potrebbero portare otto giocatori alla fase finale, anziché quattro, ad esempio (questi calcoli, comunque, andrebbero fatti in base al numero dei partecipanti).
Ed infine una considerazione: lodevole, per carità, la volontà di cercare nuove soluzioni di gioco, ma eviterei, per esperimenti, un palco importante come quello di Lucca. Il gioco si sta rilanciando, grazie soprattutto a voi e a questo sito, e il torneo di Lucca sarà una vetrina importantissima. Non possiamo rischiare che i partecipanti risultino in qualche modo scontenti. Basiamoci sui meccanismi già perfettamente oliati da quasi dieci anni a questa parte, per le novità e gli esperimenti c'è tempo.
Spero di essere stato il più esauriente possibile!
Ciao
Danilo