Ce n'è voluto di tempo prima che mi riprendessi... incubi e febbre mihanno dilaniato l'anima e il cervello... ho rivisto la guerra con l'ottica di me stesso in quei giorni... ho rivisto me fuggire davanti ai legionari, poi combatterli, ho rivisto gli amici cadere nel sangue... e ho rivissuto il morso del legionario... quella stessa ferita che da quando ho messo piede su Venere non fa che bruciare...
Ma la febbre adesso è passata e in fondo a me stesso sento di aver raggiunto un equilibrio... di aver ottenuto finalmente qualcosa... di aver appreso la vera essenza del mio potere... è come se fossi diventato un cane da tartufi... posso annusare all'inifinito ma se non c'è un tartufo non troverò niente... ma se il tartufo è in giro... allora verrà fuori da solo.
E' così... e con questa consapevolezza sono giunto nella sala consiliare in tempo per assistere alle discussioni su come pianificare la missione...
"VI GUIDERO' IO NELLA GIUNGLA!"

Faccio una pausa riflettendo su cio che ho sentito.
"Va bene risalire il fiume per 200 miglia ma non oltre. Romanov ci concederà l'uso delle sue imbarcazioni, certo... quanto agli alianti, tenderei ad escluderli a meno che, Pai, tu non possa garantirci l'invisibilità mentre siamo in volo. Ma devi dirmi in che punto dobbiamo arrivare esattamente, se lo conosci."