NECROMANTHIA
- MichailVov
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Michail
Questo corridoio non è lo stesso di prima... ha sbagliato strada.
Deve salire. Via, indietro... di corsa, ecco una porta... aperta... e dentro! Arma spianata... nessuno.
Corre veloce, attraverso i tavoli della sala mensa... un'altra porta, la apre piano... e dentro. Arma spianata... nessuno.
Si gira, ecco le scale.
Sale di corsa i gradini a due a due... è sul pianerottolo, schiena contro il muro... spiana l'arma... nessuno.
Sale ancora fino al secondo livello. Si ferma, si affaccia...
Nessuno.
Questo deserto di marmo lo deprime...
Questo corridoio non è lo stesso di prima... ha sbagliato strada.
Deve salire. Via, indietro... di corsa, ecco una porta... aperta... e dentro! Arma spianata... nessuno.
Corre veloce, attraverso i tavoli della sala mensa... un'altra porta, la apre piano... e dentro. Arma spianata... nessuno.
Si gira, ecco le scale.
Sale di corsa i gradini a due a due... è sul pianerottolo, schiena contro il muro... spiana l'arma... nessuno.
Sale ancora fino al secondo livello. Si ferma, si affaccia...
Nessuno.
Questo deserto di marmo lo deprime...
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Ann
Procedono lenti, lei e Van Muren.
Attenti. Molto attenti.
Corridoio silenzioso... tutto tace, solo i loro passi riecheggiano nell'aria velenosa della Terra.
Anche lì, in quella base... costretti a indossare quelle maschere ingombranti... l'impianto di aerazione andato...
Un rumore.
Van Muren balza avanti puntando il mitra di fronte a sé...
Passi... che si avvicinano.
Ann estrae la pistola e resta in attesa...
Procedono lenti, lei e Van Muren.
Attenti. Molto attenti.
Corridoio silenzioso... tutto tace, solo i loro passi riecheggiano nell'aria velenosa della Terra.
Anche lì, in quella base... costretti a indossare quelle maschere ingombranti... l'impianto di aerazione andato...
Un rumore.
Van Muren balza avanti puntando il mitra di fronte a sé...
Passi... che si avvicinano.
Ann estrae la pistola e resta in attesa...
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Ken
Organizzerà una trappola.
Deve catturare quel cecchino e ha un piano ben preciso.
"Fairbanks!" Chiama mentre fa mente locale. "Hadiya! Dovrete fare da esca. Uscirete fuori, dirigendovi verso la zona sottostante quelle colline. Voglio che quel figlio di puttana vi veda... e vi tenga d'occhio!"
Poi si gira verso Beck.
"Tu e Sobral farete un giro più largo... uscirete dalla base arrampicandovi sul muro di cinta e lo prenderete alle spalle! Tenetevi costantemente in contatto, mi raccomando! Domande?"
Nessuno fiata. Bene. Proprio come piace a Ken.
"Andate!"
Organizzerà una trappola.
Deve catturare quel cecchino e ha un piano ben preciso.
"Fairbanks!" Chiama mentre fa mente locale. "Hadiya! Dovrete fare da esca. Uscirete fuori, dirigendovi verso la zona sottostante quelle colline. Voglio che quel figlio di puttana vi veda... e vi tenga d'occhio!"
Poi si gira verso Beck.
"Tu e Sobral farete un giro più largo... uscirete dalla base arrampicandovi sul muro di cinta e lo prenderete alle spalle! Tenetevi costantemente in contatto, mi raccomando! Domande?"
Nessuno fiata. Bene. Proprio come piace a Ken.
"Andate!"
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John
Cammina con quella sventola di Hadiya sulla pista, fingendo di controllare il perimetro della base. ll maggiore ha ordinato di essere disinvolti, ma è difficile far finta di niente quando un cecchino ti tiene sotto tiro... anche se non sei tu il bersaglio.
John è notevolmente a disagio... compagna peggiore poi non poteva avere. Hadiya lo distrae troppo... tutte quelle curve, quella bocca carnosa... quei suoi occhi che ti spogliano l'anima... quella pelle scura che sembra lucida sotto la luce, come se avesse dell'olio solare sparso anche nel più piccolo punto del suo corpo... basti dire che riesce a essere sexy anche con la maschera antigas davanti alla faccia!
"Faibranks?" Hadiya gli si avvicina "Qualcosa non va?"
John si morde la lingua. Lei deve aver notato le sue attenzioni...
"No, no. Solo... spero che quel cecchino abbia davvero come bersaglio O'Leary e non noi..."
"Ci avrebbe già sparato. " La donna è molto sicura di sé, anche troppo per come la vede lui.
"Pensi che Beck e Sobral riescano a prenderlo?"
Hadiya lo guarda perplessa.
"Vorrei avere la sfera di cristallo... ma nonostante tu possa pensare che sono una zingara... non è così. Non prevedo il futuro."
John non aggiunge altro.
Quella donna ha un caratterino forte quanto il suo sguardo...
Cammina con quella sventola di Hadiya sulla pista, fingendo di controllare il perimetro della base. ll maggiore ha ordinato di essere disinvolti, ma è difficile far finta di niente quando un cecchino ti tiene sotto tiro... anche se non sei tu il bersaglio.
John è notevolmente a disagio... compagna peggiore poi non poteva avere. Hadiya lo distrae troppo... tutte quelle curve, quella bocca carnosa... quei suoi occhi che ti spogliano l'anima... quella pelle scura che sembra lucida sotto la luce, come se avesse dell'olio solare sparso anche nel più piccolo punto del suo corpo... basti dire che riesce a essere sexy anche con la maschera antigas davanti alla faccia!
"Faibranks?" Hadiya gli si avvicina "Qualcosa non va?"
John si morde la lingua. Lei deve aver notato le sue attenzioni...
"No, no. Solo... spero che quel cecchino abbia davvero come bersaglio O'Leary e non noi..."
"Ci avrebbe già sparato. " La donna è molto sicura di sé, anche troppo per come la vede lui.
"Pensi che Beck e Sobral riescano a prenderlo?"
Hadiya lo guarda perplessa.
"Vorrei avere la sfera di cristallo... ma nonostante tu possa pensare che sono una zingara... non è così. Non prevedo il futuro."
John non aggiunge altro.
Quella donna ha un caratterino forte quanto il suo sguardo...
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Konrad
Dall'angolo sbuca lento l'immenso mostro che chiamano Razide.
Konrad apre il fuoco urlando come un pazzo... mentre Ann esita sul grilletto... lui fà di quella belva il suo bersaglio...
RATATATATATA!!!
Il Razide ruggisce, vacillando un poco... mentre fiumi di sangue zampillano fuori dal suo corpo scarlatto...
Solo allora Konrad nota che imbraccia un gigantesco cannone.
Lo punta contro loro due... e fa fuoco.
Qualcosa sfreccia nell'aria, catapultandosi su di loro.
Qualcos'alro sfreccia loro accanto, spingendoli di lato... lontano dalla morte venuta a prenderli...
E' Vov.
Fa due passi e apre il fuoco.
KA-BLAM!
Sta sparando proiettili esplosivi...
Konrad e Ann si rialzano e si affiancano a lui.
In breve tempo il corridoio è ridotto a un cumulo di macerie e del Razide non restano che pezzi sparsi sul pavimento.
"Abbiamo fottuto un Razide..." Mormora Konrad, esterrefatto. "Cazzo, abbiamo fottuto un dannato RAZIDE!"
Vov incrocia lo sguardo di Mayer.
"Non mi ci abituerei, fossi in te." Fà Vov, rinfoderando l'arma.
"Cosa?" Konrad è euforico. "Stai scherzando?"
"Affatto." Persiste Vov. "Eravamo in tre ed è venuto giù soltanto dopo una granata e tre caricatori. Preghiamo di non incontrarne altri!"
Konrad vi riflette un istante.
E' probabile che Vov abbia ragione, anzi è sicuro... ma nulla toglie che abbiano fottuto un cazzo di Razide!
Dall'angolo sbuca lento l'immenso mostro che chiamano Razide.
Konrad apre il fuoco urlando come un pazzo... mentre Ann esita sul grilletto... lui fà di quella belva il suo bersaglio...
RATATATATATA!!!
Il Razide ruggisce, vacillando un poco... mentre fiumi di sangue zampillano fuori dal suo corpo scarlatto...
Solo allora Konrad nota che imbraccia un gigantesco cannone.
Lo punta contro loro due... e fa fuoco.
Qualcosa sfreccia nell'aria, catapultandosi su di loro.
Qualcos'alro sfreccia loro accanto, spingendoli di lato... lontano dalla morte venuta a prenderli...
E' Vov.
Fa due passi e apre il fuoco.
KA-BLAM!
Sta sparando proiettili esplosivi...
Konrad e Ann si rialzano e si affiancano a lui.
In breve tempo il corridoio è ridotto a un cumulo di macerie e del Razide non restano che pezzi sparsi sul pavimento.
"Abbiamo fottuto un Razide..." Mormora Konrad, esterrefatto. "Cazzo, abbiamo fottuto un dannato RAZIDE!"
Vov incrocia lo sguardo di Mayer.
"Non mi ci abituerei, fossi in te." Fà Vov, rinfoderando l'arma.
"Cosa?" Konrad è euforico. "Stai scherzando?"
"Affatto." Persiste Vov. "Eravamo in tre ed è venuto giù soltanto dopo una granata e tre caricatori. Preghiamo di non incontrarne altri!"
Konrad vi riflette un istante.
E' probabile che Vov abbia ragione, anzi è sicuro... ma nulla toglie che abbiano fottuto un cazzo di Razide!
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Ajtana
Ci sono. Hanno scavalcato il muro di cinta non visti... in un punto in cui la base forniva loro una copertura sufficiente ad uscire senza che il cecchino potesse vederli. Ora si stanno muovendo all'esterno, passando sotto quelle stesse colline da dietro... e presto il loro uomo sarà in vista.
Beck ogni tanto la guarda, le rifila delle occhiate che lei ha già interpretato. Ha fin troppa esparienza in fatto di uomini eccitati... e Beck è uno di questi. Sa che prima o poi ci proverà... quindi deve prepararsi il solito discorso sull'importanza della missione eccetera eccetera...
"Eccolo!" La voce di Beck la scuote.
Sta indicando la cima della penultima collina.
C'è una piccola aeronave ai suoi piedi... e lassù un uomo sdraiato nella sterpaglia, con un cavalletto e un fucile davanti.
"Continua il giro." Ordina Beck. "Io lo prendo da dietro!"
Ajtana annuisce e si muove.
Ha la sgradevole sensazione che Beck le stia fissando il sedere.
Si gira a guardarlo, ma è già scomparso.
Ci sono. Hanno scavalcato il muro di cinta non visti... in un punto in cui la base forniva loro una copertura sufficiente ad uscire senza che il cecchino potesse vederli. Ora si stanno muovendo all'esterno, passando sotto quelle stesse colline da dietro... e presto il loro uomo sarà in vista.
Beck ogni tanto la guarda, le rifila delle occhiate che lei ha già interpretato. Ha fin troppa esparienza in fatto di uomini eccitati... e Beck è uno di questi. Sa che prima o poi ci proverà... quindi deve prepararsi il solito discorso sull'importanza della missione eccetera eccetera...
"Eccolo!" La voce di Beck la scuote.
Sta indicando la cima della penultima collina.
C'è una piccola aeronave ai suoi piedi... e lassù un uomo sdraiato nella sterpaglia, con un cavalletto e un fucile davanti.
"Continua il giro." Ordina Beck. "Io lo prendo da dietro!"
Ajtana annuisce e si muove.
Ha la sgradevole sensazione che Beck le stia fissando il sedere.
Si gira a guardarlo, ma è già scomparso.
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Jim
Non escono.
E quei due, che stanno facendo? Il giro più veloce del perimetro?
C'è qualcosa che non va... Jim inizia a pensare di essere bruciato... tanto che comincia a chiedersi se non debba andarsene... e magari cercarsi un altro punto d'osservazione.
Passi.
Jim si gira di scatto... in tempo per vedere da vicino il manico di un fucile... poi la botta lo stordisce... e il buio lo cattura.
Non escono.
E quei due, che stanno facendo? Il giro più veloce del perimetro?
C'è qualcosa che non va... Jim inizia a pensare di essere bruciato... tanto che comincia a chiedersi se non debba andarsene... e magari cercarsi un altro punto d'osservazione.
Passi.
Jim si gira di scatto... in tempo per vedere da vicino il manico di un fucile... poi la botta lo stordisce... e il buio lo cattura.
Ultima modifica di MichailVov il 18/02/2004, 0:00, modificato 1 volta in totale.
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Ronald
Si accende una sigaretta.
Seduto su un masso, dà una rapida scorsa all'uomo legato in terra.
Un cecchino. Senza uniforme. Dunque un mercenario.
"Maggiore?" La voce di Sobral che prova ripetutamente da oltre due minuti a contattare Atreides. "Maggiore, qui Sobral. Mi sente? L'abbiamo preso! Passo."
Soltanto i soliti rumori di fondo.
"Lascia perdere." Fà Beck, contemplando il fisico della bella Ajtana.
"Ha ordinato di tenerlo informato!" Obietta lei, tentando una nuova comunicazione.
Beck si alza in piedi e soffia fuori un cerchio di fumo.
"Torniamo indietro. "Decreta infine. "Muovi il tuo bel culetto!"
Sobral lo guarda malamente, ma lui è soddisfatto. Trova molto divertente stuzzicare una donna... stuzzicarla per capirne il carattere.
Ora ad esempio, Sobral lo sta guardando male, ma non ha detto niente... segno che in fondo non le dispiace.
Ronald guarda il cecchino.
E' a terra, svenuto.
Se succedesse qualcosa a Sobral, adesso... nessuno lo saprebbe.
Se poi fosse stato proprio il cecchino a farle qualcosa? Non sarebbe forse giustificato sparargli? Dritto in faccia?
Beck sorride.
E' troppo tempo che non va con una donna.
Sobral si alza e raccoglie le sue cose... poi si china per svegliare il cecchino.
ORA!
Ronald si butta sulla donna schiacciandola a terra sotto le sue ginocchia...
"BECK!" Ajtana si dibatte, cercando di colpirlo, ma Ronald le afferra i polsi, piegandoglieli dietro la schiena.
"Stai ferma! Dai, non fare la scema... lo so che lo vuoi!"
Ajtana sbraita, si dimena, scalcia... ma Ronald è forte come un toro, la tiene schiacciata a terra e le strappa di dosso i vestiti... con violenza, con ferocia, con libidine...
"Beck, fermati! Basta, ti prego! "
"Sta zitta, troia!" Lo schiaffo che le dà è così forte da farle sputare del sangue.
Ronald è eccitato come non mai... colpire una donna che oppone resistenza è una delle cose che lo fa eccitare di più... potrebbe avere un orgasmo soltanto riempendola di botte...
Così la colpisce, la colpisce...
Ajtana urla, cerca con le mani la propria arma, ma Ronald ha il pieno controllo della situazione e la blocca, forzandola affinché le ritragga... poi le punta un coltello alla gola.
"Se urli ancora, ti strappo la maschera..."
Ajtana si calma. La prospettiva di respirare i gas venefici della Terra non è delle migliori... tuttavia è rigida come un ghiacciolo e piange sommessamente...
"Farò in fretta..." Le sussurra in un orecchio. "Ti assicuro che..."
BANG!
Si accende una sigaretta.
Seduto su un masso, dà una rapida scorsa all'uomo legato in terra.
Un cecchino. Senza uniforme. Dunque un mercenario.
"Maggiore?" La voce di Sobral che prova ripetutamente da oltre due minuti a contattare Atreides. "Maggiore, qui Sobral. Mi sente? L'abbiamo preso! Passo."
Soltanto i soliti rumori di fondo.
"Lascia perdere." Fà Beck, contemplando il fisico della bella Ajtana.
"Ha ordinato di tenerlo informato!" Obietta lei, tentando una nuova comunicazione.
Beck si alza in piedi e soffia fuori un cerchio di fumo.
"Torniamo indietro. "Decreta infine. "Muovi il tuo bel culetto!"
Sobral lo guarda malamente, ma lui è soddisfatto. Trova molto divertente stuzzicare una donna... stuzzicarla per capirne il carattere.
Ora ad esempio, Sobral lo sta guardando male, ma non ha detto niente... segno che in fondo non le dispiace.
Ronald guarda il cecchino.
E' a terra, svenuto.
Se succedesse qualcosa a Sobral, adesso... nessuno lo saprebbe.
Se poi fosse stato proprio il cecchino a farle qualcosa? Non sarebbe forse giustificato sparargli? Dritto in faccia?
Beck sorride.
E' troppo tempo che non va con una donna.
Sobral si alza e raccoglie le sue cose... poi si china per svegliare il cecchino.
ORA!
Ronald si butta sulla donna schiacciandola a terra sotto le sue ginocchia...
"BECK!" Ajtana si dibatte, cercando di colpirlo, ma Ronald le afferra i polsi, piegandoglieli dietro la schiena.
"Stai ferma! Dai, non fare la scema... lo so che lo vuoi!"
Ajtana sbraita, si dimena, scalcia... ma Ronald è forte come un toro, la tiene schiacciata a terra e le strappa di dosso i vestiti... con violenza, con ferocia, con libidine...
"Beck, fermati! Basta, ti prego! "
"Sta zitta, troia!" Lo schiaffo che le dà è così forte da farle sputare del sangue.
Ronald è eccitato come non mai... colpire una donna che oppone resistenza è una delle cose che lo fa eccitare di più... potrebbe avere un orgasmo soltanto riempendola di botte...
Così la colpisce, la colpisce...
Ajtana urla, cerca con le mani la propria arma, ma Ronald ha il pieno controllo della situazione e la blocca, forzandola affinché le ritragga... poi le punta un coltello alla gola.
"Se urli ancora, ti strappo la maschera..."
Ajtana si calma. La prospettiva di respirare i gas venefici della Terra non è delle migliori... tuttavia è rigida come un ghiacciolo e piange sommessamente...
"Farò in fretta..." Le sussurra in un orecchio. "Ti assicuro che..."
BANG!
- MichailVov
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Ajtana
Si scrolla il corpo di Beck di dosso piangendo.
Il soldato giace a terra senza vita. In viso ha un'espressione di evidente sorpresa.
Si volta lentamente verso il cecchino.
E' sveglio e nonostante sia legato, stringe in pugno una pistola di piccole dimensioni che doveva aver nascosto da qualche parte, forse nei suoi stivali.
Ora è puntata contro di lei.
"Che vuoi fare?" Gli chiede Ajtana, ancora scossa.
"Niente... se mi liberi." Risponde l'uomo, gelido.
"Non posso." fà lei, cercando di ricomporsi. "Ho ordine di portarti dal maggiore Atreides."
Dall'espressione del cecchino, le appare chiaro che non ha idea di chi sia Atreides.
"Potrei spararti." Le dice lui, sicuro di sé.
"E' vero." Ammette Ajtana. "Fallo, allora..."
Il cecchino la tiene sempre sotto tiro, ma non si muove.
"...però dovresti spiegarmi perché mi hai salvato!"
Ora l'uomo è imbarazzato, ma è solo un attimo, poi si ricompone.
"Non mi piacciono gli stupratori."E la sua perentoria risposta.
"Allora?" Insiste lei. "Mettila giù. Se mi uccidi, i miei compagni non avranno pietà di te."
Lentamente, il cecchino abbassa la pistola.
"D'accordo." Conviene infine l'uomo. "Ma tengo la pistola, casomai pensassi di fregarmi."
Ajtana torna a respirare.
"Si può sapere chi sei? "Gli domanda quando è certa di essere al sicuro.
"Puoi chiamarmi JJ. " Risponde il cecchino. "Ora... perché non mi sleghi?"
Si scrolla il corpo di Beck di dosso piangendo.
Il soldato giace a terra senza vita. In viso ha un'espressione di evidente sorpresa.
Si volta lentamente verso il cecchino.
E' sveglio e nonostante sia legato, stringe in pugno una pistola di piccole dimensioni che doveva aver nascosto da qualche parte, forse nei suoi stivali.
Ora è puntata contro di lei.
"Che vuoi fare?" Gli chiede Ajtana, ancora scossa.
"Niente... se mi liberi." Risponde l'uomo, gelido.
"Non posso." fà lei, cercando di ricomporsi. "Ho ordine di portarti dal maggiore Atreides."
Dall'espressione del cecchino, le appare chiaro che non ha idea di chi sia Atreides.
"Potrei spararti." Le dice lui, sicuro di sé.
"E' vero." Ammette Ajtana. "Fallo, allora..."
Il cecchino la tiene sempre sotto tiro, ma non si muove.
"...però dovresti spiegarmi perché mi hai salvato!"
Ora l'uomo è imbarazzato, ma è solo un attimo, poi si ricompone.
"Non mi piacciono gli stupratori."E la sua perentoria risposta.
"Allora?" Insiste lei. "Mettila giù. Se mi uccidi, i miei compagni non avranno pietà di te."
Lentamente, il cecchino abbassa la pistola.
"D'accordo." Conviene infine l'uomo. "Ma tengo la pistola, casomai pensassi di fregarmi."
Ajtana torna a respirare.
"Si può sapere chi sei? "Gli domanda quando è certa di essere al sicuro.
"Puoi chiamarmi JJ. " Risponde il cecchino. "Ora... perché non mi sleghi?"
- MichailVov
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Jim
A quanto pare non ha speranze di riuscire a uccidere O'Leary da lì.
Dunque perché non lasciarsi portare da lui da quella donna?
Averle salvato la vita lo farà ben figurare nonostante fosse lì per un intento tutt'altro che benevolo... ma potrebbe allungargli la vita quel tanto da permettergli di uccidere O'Leary e scappare.
Prima però deve capire se questo Atreides è un tipo duro oppure malleabile...
"E se il tuo maggiore decide di giustiziarmi?" Fà Jim senza spostare l'arma dal suo ostaggio.
"Non credo." Risponde Lei. "Non fà niente senza l'autorizzazione di Fredrickson..."
Jim impallidisce.
"Chi?"
"Fredrickson. Rappresenta l'Alleanza."
Jim non ci capisce più niente...
Che Fredrickson stia facendo il doppio gioco? E con chi? Con lui o con loro?
"Devo parlare con questo Atreides. Puoi chiamarlo?"
La donna sembra esitare.
"Avanti... come ti chiami?"
"Ajtana Sobral. " Risponde lei, con distacco.
"Ajtana, chiamalo. So delle cose su Fredrickson che potrebbero interessarlo. Quello che voglio dire... è che ho una merce di scambio per comprarmi la sua fiducia."
Ajtana prende la radio, aspetta qualche secondo... poi chiama.
"Maggiore? Sono Sobral. Passo."
A quanto pare non ha speranze di riuscire a uccidere O'Leary da lì.
Dunque perché non lasciarsi portare da lui da quella donna?
Averle salvato la vita lo farà ben figurare nonostante fosse lì per un intento tutt'altro che benevolo... ma potrebbe allungargli la vita quel tanto da permettergli di uccidere O'Leary e scappare.
Prima però deve capire se questo Atreides è un tipo duro oppure malleabile...
"E se il tuo maggiore decide di giustiziarmi?" Fà Jim senza spostare l'arma dal suo ostaggio.
"Non credo." Risponde Lei. "Non fà niente senza l'autorizzazione di Fredrickson..."
Jim impallidisce.
"Chi?"
"Fredrickson. Rappresenta l'Alleanza."
Jim non ci capisce più niente...
Che Fredrickson stia facendo il doppio gioco? E con chi? Con lui o con loro?
"Devo parlare con questo Atreides. Puoi chiamarlo?"
La donna sembra esitare.
"Avanti... come ti chiami?"
"Ajtana Sobral. " Risponde lei, con distacco.
"Ajtana, chiamalo. So delle cose su Fredrickson che potrebbero interessarlo. Quello che voglio dire... è che ho una merce di scambio per comprarmi la sua fiducia."
Ajtana prende la radio, aspetta qualche secondo... poi chiama.
"Maggiore? Sono Sobral. Passo."
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Hadiya
Hanno appena ricevuto ordine di rientrare. Pare che la trappola abbia funzionato. La base è spazzata dal vento, nulla si muove, eccetto l'aria...
Hadiya ha una strana sensazione... come se... qualcuno la spiasse.
Guarda Faribanks, che ha l'aria spaesata, domandandosi quanto avrà ancora da vivere quel ragazzo... evidentemente alla sua prima missione operativa.
Mentre passano accanto all'ingresso di un garage interno alla base, Haidya nota un movimento.
"Laggiù!" Esclama, indicando una figura che fugge all'interno.
Faribanks non si muove.
"Che vuoi fare?"
"Inseguiamolo! Forse è un superstite!"
"Non avvertiamo il maggiore?" Fà lui, prendendo la radio tra le mani.
"Avvertilo tu!" Esclama, correndo nel garage.
Hadiya non si volta indietro, ma avverte la voce del giovane chiamare Atreides alla trasmittente, prima di uscire dal suo campo sonoro.
Nel garage non ci sono veicoli, ma solo mezzi di sollevamento, autocisterne e altri automezzi da lavoro.
Della figura che fuggiva però, non vi è traccia.
Hanno appena ricevuto ordine di rientrare. Pare che la trappola abbia funzionato. La base è spazzata dal vento, nulla si muove, eccetto l'aria...
Hadiya ha una strana sensazione... come se... qualcuno la spiasse.
Guarda Faribanks, che ha l'aria spaesata, domandandosi quanto avrà ancora da vivere quel ragazzo... evidentemente alla sua prima missione operativa.
Mentre passano accanto all'ingresso di un garage interno alla base, Haidya nota un movimento.
"Laggiù!" Esclama, indicando una figura che fugge all'interno.
Faribanks non si muove.
"Che vuoi fare?"
"Inseguiamolo! Forse è un superstite!"
"Non avvertiamo il maggiore?" Fà lui, prendendo la radio tra le mani.
"Avvertilo tu!" Esclama, correndo nel garage.
Hadiya non si volta indietro, ma avverte la voce del giovane chiamare Atreides alla trasmittente, prima di uscire dal suo campo sonoro.
Nel garage non ci sono veicoli, ma solo mezzi di sollevamento, autocisterne e altri automezzi da lavoro.
Della figura che fuggiva però, non vi è traccia.
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Ann
Ferma sulla soglia di quella stanza, resta immobile a fissare la scena che sta avendo luogo all'interno.
Dopo aver ucciso il Razide sono tornati indietro, decisi a tornare all'aeronave... quando Van Muren ha sentito un odore pungente fuoriuscire da una stanza.
Vov e Van Muren sono entrati a vedere, ma lei non ce la fa.
Già da lì... lo spettacolo è nauseabondo.
Appesi al soffitto, affissi alle pareti, sparpagliati sul pavimento... in goni forma e dimensione, ci sono i resti umani di coloro che occupavano la base...
E' un mattatoio... sangue cola a rivoli scuri dalle membra squarciate... e lei non può fare a meno di versare lacrime... le escono così, senza che possa fermarle... ma piange in silenzio, non vuole mostrarsi debole. NON PUO' mostrarsi debole!
"Che diavolo hanno fatto..." mormora Van Muren "Figli di puttana... la pagheranno... la pagheranno tutti!"
Vov si gira a guardarlo.
"Non hai idea di quello che dici." Fà lui in un sussurro. "L'Oscura Simmetria ti arriva dentro... come e quando vuole. Spera di non incontrare nessuno, Konrad... SPERA!"
Van Muren gli getta un'occhiataccia.
"SPERO IL CONTRARIO INVECE." Ringhia feroce. "Ti dimostrerò di cosa sono capace... se ce ne sarà occasione!"
Ferma sulla soglia di quella stanza, resta immobile a fissare la scena che sta avendo luogo all'interno.
Dopo aver ucciso il Razide sono tornati indietro, decisi a tornare all'aeronave... quando Van Muren ha sentito un odore pungente fuoriuscire da una stanza.
Vov e Van Muren sono entrati a vedere, ma lei non ce la fa.
Già da lì... lo spettacolo è nauseabondo.
Appesi al soffitto, affissi alle pareti, sparpagliati sul pavimento... in goni forma e dimensione, ci sono i resti umani di coloro che occupavano la base...
E' un mattatoio... sangue cola a rivoli scuri dalle membra squarciate... e lei non può fare a meno di versare lacrime... le escono così, senza che possa fermarle... ma piange in silenzio, non vuole mostrarsi debole. NON PUO' mostrarsi debole!
"Che diavolo hanno fatto..." mormora Van Muren "Figli di puttana... la pagheranno... la pagheranno tutti!"
Vov si gira a guardarlo.
"Non hai idea di quello che dici." Fà lui in un sussurro. "L'Oscura Simmetria ti arriva dentro... come e quando vuole. Spera di non incontrare nessuno, Konrad... SPERA!"
Van Muren gli getta un'occhiataccia.
"SPERO IL CONTRARIO INVECE." Ringhia feroce. "Ti dimostrerò di cosa sono capace... se ce ne sarà occasione!"
- MichailVov
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- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
John
"...Sì, signore!" John avanza fino all'ingresso del garage con la trasmittente accesa. "...Hadiya è entrata un minuto fa... ma ora non la vedo... "
"Fairbanks, entra e portala fuori! E' un ordine!" Atreides è chiaramente arrabbiato. "Mi hai sentito, soldato?"
"Sì, signore... vado subito! Chiudo."
Ripone la trasmittente in tasca ed estrae la sua fedele Punisher.
Il cuore gli batte forte nel petto... troppo forte.
Avanza fino a entrare nell'ombra del garage...
Dentro la penombra gli impedisce di vedere bene, i suoi occhi devono abituarsi...
Hadiya non c'è.
John è indeciso... se chiamarla oppure cercarla in silenzio.
Meglio non dare nell'occhio però.
Decide di cercarla.
Avanza tra le colonne e gli elevatori abbandonati, aguzzando la vista in cerca di tracce... o di movimento...
Avanza su un pavimento polveroso... è tanto che nessuno pulisce qui... da quanto tempo è abbandonato questo posto?
"Hhhhhh..."
John si volta di scatto.
In tempo, soltanto per vedere le lame scattare nel buio...
"...Sì, signore!" John avanza fino all'ingresso del garage con la trasmittente accesa. "...Hadiya è entrata un minuto fa... ma ora non la vedo... "
"Fairbanks, entra e portala fuori! E' un ordine!" Atreides è chiaramente arrabbiato. "Mi hai sentito, soldato?"
"Sì, signore... vado subito! Chiudo."
Ripone la trasmittente in tasca ed estrae la sua fedele Punisher.
Il cuore gli batte forte nel petto... troppo forte.
Avanza fino a entrare nell'ombra del garage...
Dentro la penombra gli impedisce di vedere bene, i suoi occhi devono abituarsi...
Hadiya non c'è.
John è indeciso... se chiamarla oppure cercarla in silenzio.
Meglio non dare nell'occhio però.
Decide di cercarla.
Avanza tra le colonne e gli elevatori abbandonati, aguzzando la vista in cerca di tracce... o di movimento...
Avanza su un pavimento polveroso... è tanto che nessuno pulisce qui... da quanto tempo è abbandonato questo posto?
"Hhhhhh..."
John si volta di scatto.
In tempo, soltanto per vedere le lame scattare nel buio...
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Samuel
hhhhh...respiro di tenebra... addosso, come un manto che sa di morte... il fiato gli manca... c'è qualcosa... nell'aria, nell'aria della Terra... una voce gli rimbomba nella testa... gli dice VIENI, SAMUEL... TI STO ASPETTANDO...
Samuel apre gli occhi.
Non era addormentato, di questo è certo... eppure ha visto qualcosa... ha sentito qualcosa...
Atreides è alla radio che cerca di contattare Fairbanks.
Ecco, gli è capitato qualcosa... povero ragazzo!
Atreides desiste dai suoi intenti e si passa una mano tra i capelli rossicci.
E' così evidente che non sa dove sbattere la testa...
Samuel potrebbe prendere il controllo della situazione se volesse, ma questo significherebbe gettare Atreides nel ridicolo... e il suo codice morale gli impone di non farlo e di rispettare l'ufficiale anche se di grado gerarchicamente inferiore.
"...bzzzz... Maggiore?"
La voce è quella di Sobral.
hhhhh...respiro di tenebra... addosso, come un manto che sa di morte... il fiato gli manca... c'è qualcosa... nell'aria, nell'aria della Terra... una voce gli rimbomba nella testa... gli dice VIENI, SAMUEL... TI STO ASPETTANDO...
Samuel apre gli occhi.
Non era addormentato, di questo è certo... eppure ha visto qualcosa... ha sentito qualcosa...
Atreides è alla radio che cerca di contattare Fairbanks.
Ecco, gli è capitato qualcosa... povero ragazzo!
Atreides desiste dai suoi intenti e si passa una mano tra i capelli rossicci.
E' così evidente che non sa dove sbattere la testa...
Samuel potrebbe prendere il controllo della situazione se volesse, ma questo significherebbe gettare Atreides nel ridicolo... e il suo codice morale gli impone di non farlo e di rispettare l'ufficiale anche se di grado gerarchicamente inferiore.
"...bzzzz... Maggiore?"
La voce è quella di Sobral.
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Ken
"...e dice di sapere delle cose su Fredrickson che noi ignoriamo." La voce di Sobral gli arriva disturbata. "...bzzz... non vuole dirmi cosa... ma insiste per incontrarsi con lei, Maggiore! Passo."
Ken riflette un secondo.
"Ti sta tenendo in ostaggio?" Le chiede."Passo."
"Più o meno. Non sembra minaccioso... mi ha...bzzz....ato da Beck."
"COME?" La trasmissione è sempre più disturbata.
"MI HA SALVATA DA BECK!"
"COME SAREBBE A DIRE? CHE E' SUCCESSO?" Ken sente il cuore infervorarsi per la rabbia.
"Mi ha aggredita, signore. Credo volesse violentarmi! Passo."
Ken non riesce a crederci.
"Dov'è ora Beck?"
"Il cecchino l'ha ucciso signore.Gleil'ho detto, mi ha salvato..."
"Ajtana, sei certa di quello che dici? Gli ostaggi cercano sempre di giustificare chi li rapisce e forse..."
"Signore! Non sono una ragazzina, mi perdoni! So quello che dico. Jackson, il cecchino, mi ha salvata e...bzzzz...incontrarla da qualche parte!"
"Va... va bene. All'ingresso della base tra venti minuti. Ma digli che sarà tenuto sotto mira da uno dei nostri! Chiudo."
Ken rimane a fissare la radio in silenzio.
"Maggiore, CHI terrà sotto mira il cecchino? Siamo rimasti io e lei qui."
Ken si volta a guardarlo.
Non può chiedere a O'Leary di appostarsi da qualche parte... la sua missione è proteggerlo... e NON PUO' perderlo di vista neppure per un momento.
"Jackson non lo sa." Si limita a rispondere. Poi riaccende la radio e si sintonizza sulla frequenza comune.
"Fairbanks! Hadiya! Rispondete! Passo!"
Niente.
"Vov! Mayer, Van Muren! Qualcuno risponda, passo!"
Niente.
A quanto pare, l'hanno lasciato da solo.
"...e dice di sapere delle cose su Fredrickson che noi ignoriamo." La voce di Sobral gli arriva disturbata. "...bzzz... non vuole dirmi cosa... ma insiste per incontrarsi con lei, Maggiore! Passo."
Ken riflette un secondo.
"Ti sta tenendo in ostaggio?" Le chiede."Passo."
"Più o meno. Non sembra minaccioso... mi ha...bzzz....ato da Beck."
"COME?" La trasmissione è sempre più disturbata.
"MI HA SALVATA DA BECK!"
"COME SAREBBE A DIRE? CHE E' SUCCESSO?" Ken sente il cuore infervorarsi per la rabbia.
"Mi ha aggredita, signore. Credo volesse violentarmi! Passo."
Ken non riesce a crederci.
"Dov'è ora Beck?"
"Il cecchino l'ha ucciso signore.Gleil'ho detto, mi ha salvato..."
"Ajtana, sei certa di quello che dici? Gli ostaggi cercano sempre di giustificare chi li rapisce e forse..."
"Signore! Non sono una ragazzina, mi perdoni! So quello che dico. Jackson, il cecchino, mi ha salvata e...bzzzz...incontrarla da qualche parte!"
"Va... va bene. All'ingresso della base tra venti minuti. Ma digli che sarà tenuto sotto mira da uno dei nostri! Chiudo."
Ken rimane a fissare la radio in silenzio.
"Maggiore, CHI terrà sotto mira il cecchino? Siamo rimasti io e lei qui."
Ken si volta a guardarlo.
Non può chiedere a O'Leary di appostarsi da qualche parte... la sua missione è proteggerlo... e NON PUO' perderlo di vista neppure per un momento.
"Jackson non lo sa." Si limita a rispondere. Poi riaccende la radio e si sintonizza sulla frequenza comune.
"Fairbanks! Hadiya! Rispondete! Passo!"
Niente.
"Vov! Mayer, Van Muren! Qualcuno risponda, passo!"
Niente.
A quanto pare, l'hanno lasciato da solo.