
Azzo, certo che per giocare a DT bisogna essere filosofi, metafisici, ingenieri, etc.. PAURA!!!
E comunque io propenderei che comunque si possa giocare come ho già scritto nell'altro post.. ma non sono sicuro..
Sarà anche una cosa sacra pensata dalla H&W, ma come hai detto anche tu è una fesseria, e complica di molto le cose, non vorrei che ci trovassimo poi allo stesso livello di confusione di Amnesia tempo fa.HenShu ha scritto:(5 prodigi oscuri non sono mai bruciati.
sono cumulativi, e il giocatore non può mai sapere che carte si va a giocare l'avversario nel suo turno.
Dire che dopo il secondo gli altri sono bruciati è decisametne scorretto,
se l'avversario si gioca una "iniziativa" ad inizio turno ecco che il terzo prodigio oscuro già non è più "bruciato", idem se gioca "burro o cannoni" o "quarto direttorato".)
Sulla questione in merito, l'unica considerazione che mi viene da fare è che tutto il casino nasce ANCHE QUI da due regole italianissime inesistenti nel regolamento originale.
La prima è che non si possono avere più copie della stessa speciale in gioco
la seconda è che le speciali in gioco devono fare il LORO effetto sul gioco.
La verità è che se vi prendete il regolamento base e quello 2nd edition, non troverete scritto da nessuna parte che non si possono avere due manifestazioni del destino in gioco, perché esse comunque influenzano il gioco.
L'influenza infatti non dipende dallo specifico effetto della carta (nel tal caso pescare fino a 10, assolto da una sola copia di manifestazione) ma dall'avere effetto sul gioco.
Due copie hanno effetto, per il banalissimo fatto che solo per togliermele di mezzo l'avversario deve fare doppia fatica.
A riprova di quanto dico basta prendersi il raccoglitore delle carte e leggersi come mai tante carte specificano "puoi averne una sola copia in gioco". A cosa servirebbe questa frase se ne posso avere "da regolamento" solo una copia?
Fatta la premessa ecco la risposta.
Quanto dice Levy è vero, il mandato del cardinale anche su un fratellanza e anche su un mortificator un effetto ce l'ha, ad esempio se anche amnesizziamo il guerriero questi rimane "mortificator" e "assassino".
Purtroppo però per quanto detto sopra le carte devono fare il LORO effetto sul gioco, indi per cui giocare questa carta su un mortificator non amnesizzato equivale a bruciarla.
Perché:
gli toglie l'affiliazione fratellanza ma gliela ridà (soddisfatta)
gli dà MORTIFICATOR (ce l'ha già, quindi non soddisfatta)
gli dà assassino (ce l'ha già, quindi non soddisfatta)
E' una fesseria? Sono d'accordo. Ringraziate la hobby & work.
Diverso è se la si assegna ad un guerriero fratellanza che non sia mortificator.
In tal caso le condizioni si verificano tutte e tre e la carta non viene bruciata.
Sono assolutamente d'accordo con drnovice.drnovice ha scritto:
In poche parole per me è sempre stato così: quando assegna una carta o devi introdurla in gioco, devi SOLO rispettare le condizioni per assegnarla o introdurla in gioco espressi dalla carta. Se gli effetti che poi questa carta introdotta in gioco non producono in quel preciso momento differenze nei fattori che intervengono sul gioco, potranno sempre farlo in un momento successivo, non a caso sulla carta di MANDATO DEL CARDINALE non c'è scritto che non si può assegnare ad un Mortificator e non c'è scritto che non puoi assegnarla ad un guerriero della Fratellanza.
Rifletteteci bene sul perché, io non penso che sia stata scritta male.
Embè. Scusa Henshu e anche se fosse? Qual'è il problema?HenShu ha scritto:Attenzione secondo il tuo ragionamento ti potresti giocare una Ispirazione divina anche se non hai più collezione: mazzo finito, riserve inesistente, nessuna carta in mano e nessuna scartata magari perché tutte eliminate dal tatsu gigameka), perché.... ti basta avere 3 azioni!