NECROMANTHIA
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Michail
Fra pochi minuti dovrà atterrare e già si chiede se riuscirà a non far schiantare la Freelance. Erano almeno due anni che non si metteva al posto di pilotaggio di un'aeronave... e si vede. Certo, dopo quella faccenda su Nero, avrebbe potuto anche ritirarsi e vivere di rendita... non fosse per il suo desiderio interiore... che riarde in lui divorando la sua anima con avidità... il desiderio di mettere le mani su qualcosa di grosso, su creature oscure che la maggior parte degli uomini prega una vita intera di non incontrare.
Ma lui, come tanti militari e indipendenti ex-qualcosa, ha un tragico passato alle spalle... la sua famiglia è stata distrutta dall'odio e dall'ira dell'Oscura Legione... e per questo darà la caccia agli Apostoli e ai loro servitori per il resto della sua vita.
E' per questo che ha accettato il lavoro propostogli da Frerickson.
Il piano è ardito, la missione un pezzo di cristallo in bilico su un filo di nilon... ma in fondo sono proprio queste le cose che rendono più viva la vita. Almeno, fino a quando il buio non calerà per sempre su di lui...
Fra pochi minuti dovrà atterrare e già si chiede se riuscirà a non far schiantare la Freelance. Erano almeno due anni che non si metteva al posto di pilotaggio di un'aeronave... e si vede. Certo, dopo quella faccenda su Nero, avrebbe potuto anche ritirarsi e vivere di rendita... non fosse per il suo desiderio interiore... che riarde in lui divorando la sua anima con avidità... il desiderio di mettere le mani su qualcosa di grosso, su creature oscure che la maggior parte degli uomini prega una vita intera di non incontrare.
Ma lui, come tanti militari e indipendenti ex-qualcosa, ha un tragico passato alle spalle... la sua famiglia è stata distrutta dall'odio e dall'ira dell'Oscura Legione... e per questo darà la caccia agli Apostoli e ai loro servitori per il resto della sua vita.
E' per questo che ha accettato il lavoro propostogli da Frerickson.
Il piano è ardito, la missione un pezzo di cristallo in bilico su un filo di nilon... ma in fondo sono proprio queste le cose che rendono più viva la vita. Almeno, fino a quando il buio non calerà per sempre su di lui...
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Jim
E' atterrato da mezz'ora. Come promessogli da Fredrickson, la torre di controllo della base Phoenx non ha fatto alcun controllo, ignorando del tutto la sua piccola aeronave.
Ora Jim è appostato su una collina a circa trecento metri dalle mura della base. Attraverso il mirino può vedere la scritta su un giornale abbandonato su una panca lungo uno dei viali interni. Non mancherà il bersaglio. E' un tiro fin troppo facile.
Però è strano... la base sembra deserta.
All'interno non c'è nessuno, nessun movimento, niente di niente.
Cartacce e - appunto - giornali vecchi sono sparsi qua e là, sollevati dal vento in gustosi mulinelli.... è davvero molto strano.
Comunque non è lì per sindacare sulla pulizia della base.
Indossa una maschera antigas, a causa dei fumi irrespirabili che aleggiano sul vecchio pianeta, e già non la sopporta più tanto... nonvede l'ora di avere inquadrato il suo bersaglio... e di farlo secco, per potersene poi tornare a casa, sulla sua amata Luna.
Ecco... lassù nel cielo di piombo, l'aeronave Freelance sta finalmento giungendo a destinazione.
Jim è pronto.
E' atterrato da mezz'ora. Come promessogli da Fredrickson, la torre di controllo della base Phoenx non ha fatto alcun controllo, ignorando del tutto la sua piccola aeronave.
Ora Jim è appostato su una collina a circa trecento metri dalle mura della base. Attraverso il mirino può vedere la scritta su un giornale abbandonato su una panca lungo uno dei viali interni. Non mancherà il bersaglio. E' un tiro fin troppo facile.
Però è strano... la base sembra deserta.
All'interno non c'è nessuno, nessun movimento, niente di niente.
Cartacce e - appunto - giornali vecchi sono sparsi qua e là, sollevati dal vento in gustosi mulinelli.... è davvero molto strano.
Comunque non è lì per sindacare sulla pulizia della base.
Indossa una maschera antigas, a causa dei fumi irrespirabili che aleggiano sul vecchio pianeta, e già non la sopporta più tanto... nonvede l'ora di avere inquadrato il suo bersaglio... e di farlo secco, per potersene poi tornare a casa, sulla sua amata Luna.
Ecco... lassù nel cielo di piombo, l'aeronave Freelance sta finalmento giungendo a destinazione.
Jim è pronto.
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Ken
Base Phoenix.
Non un controllo, non una richiesta di autenticazione, non un segnale di riconoscimento... niente di niente.
La torre di controllo non ha risposto e così Ken ha ordinato a Vov di atterrare comunque.
Hanno ballato un po', ma alla fine ecco... sono a terra.
Il portello si apre e Ken ordina ai suoi uomini di non muoversi.
Ordina invece a Vernon e Beck di andare in avanscoperta.
I due non sembrano felici del compito assegnatogli, ma non oppongono resistenza, obbedendo agli ordini di Ken.
Poco dopo che sono usciti, la radio gracchia.
"Maggiore, qui non c'è anima viva!" E' la voce di Beck.
"Spiegati, soldato!" Ken è preoccupato. "Che vuoi dire?"
"Quello che ho detto, maggiore." Replica Beck. "La base è deserta. Come... se fosse abbandonata da tempo..."
"Beck ha ragione!" Gracchia Vernon. "C'è puzza di Eretico, qui!"
Ken esita all'apparecchio.
Poi incontra lo sguardo di O'Leary.
C'è una luce strana nei suoi occhi...
"Rientrate." Ordina via radio. "Devo chiamare Fredrickson. Voglio vederci chiaro!"
Base Phoenix.
Non un controllo, non una richiesta di autenticazione, non un segnale di riconoscimento... niente di niente.
La torre di controllo non ha risposto e così Ken ha ordinato a Vov di atterrare comunque.
Hanno ballato un po', ma alla fine ecco... sono a terra.
Il portello si apre e Ken ordina ai suoi uomini di non muoversi.
Ordina invece a Vernon e Beck di andare in avanscoperta.
I due non sembrano felici del compito assegnatogli, ma non oppongono resistenza, obbedendo agli ordini di Ken.
Poco dopo che sono usciti, la radio gracchia.
"Maggiore, qui non c'è anima viva!" E' la voce di Beck.
"Spiegati, soldato!" Ken è preoccupato. "Che vuoi dire?"
"Quello che ho detto, maggiore." Replica Beck. "La base è deserta. Come... se fosse abbandonata da tempo..."
"Beck ha ragione!" Gracchia Vernon. "C'è puzza di Eretico, qui!"
Ken esita all'apparecchio.
Poi incontra lo sguardo di O'Leary.
C'è una luce strana nei suoi occhi...
"Rientrate." Ordina via radio. "Devo chiamare Fredrickson. Voglio vederci chiaro!"
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Jim
Jim è contrariato. Ha visto uscire solo due soldati dall'aeronave... poi sono tornati dentro. Qualcosa non va, ne è sempre più convinto.
Dov'è il solito comitato di ricevimento?
Quella base è deserta... Jim ne è convinto. E' successo qualcosa laggiù...
L'idea di trovarsi da solo in cima a quella collina, aspettando di uccidere O'Leary, non lo lascia respirare. Si sente a disagio.
Si guarda intorno in continuazione... ma a quanto sembra non c'è nessuno nel raggio di chilometri.
Non gli resta che aspettare ancora...
Jim è contrariato. Ha visto uscire solo due soldati dall'aeronave... poi sono tornati dentro. Qualcosa non va, ne è sempre più convinto.
Dov'è il solito comitato di ricevimento?
Quella base è deserta... Jim ne è convinto. E' successo qualcosa laggiù...
L'idea di trovarsi da solo in cima a quella collina, aspettando di uccidere O'Leary, non lo lascia respirare. Si sente a disagio.
Si guarda intorno in continuazione... ma a quanto sembra non c'è nessuno nel raggio di chilometri.
Non gli resta che aspettare ancora...
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Hyrwinn
Il maggiore Atreides non sembra esattamente il tipo d'uomo in grado di gestire una situazione del genere. Fredrickson ha scelto male il responsabile della missione... o forse bene, dipende da qual punto di vista si guardi...
Il maggiore ha contattato il Consiglio via radio informandoli della situazione. La risposta di Fredrickson è stata inequivocabile: esplorare la base, bonificarla e adempiere alla missione assegnata.
Ovvero cercare tracce di Oscura Legione, sterminare eventuali presenze oscure e assicurarsi che O'Leary abbia tutto ciò che gli occorre per portare a termine il SUO compito... quale che sia.
Quanto a Hyrwinn, una volta a terra dovrà contattare Fredrickson sulla sua linea privata, in gran segreto, e attendere i nuovi ordini... che, Hyrwinn lo sa bene, non gli piaceranno affatto.
Ecco, Atreides sta dando nuovi ordini:
Vernon, Beck, e Ann Mayer scenderanno ad esplorare l'esterno dello spazioporto. VanMuren, Kenji, Dupont e la bella Ajtana Sobral controlleranno l'interno.
Gli altri resteranno a bordo in attesa di un responso.
Hyrwinn si gira a guardare Hadiya... i cuoi occhi profondi sembrano
avvolgere ogni cosa tocchino... compreso lo stesso Hyrwinn.
Il maggiore Atreides non sembra esattamente il tipo d'uomo in grado di gestire una situazione del genere. Fredrickson ha scelto male il responsabile della missione... o forse bene, dipende da qual punto di vista si guardi...
Il maggiore ha contattato il Consiglio via radio informandoli della situazione. La risposta di Fredrickson è stata inequivocabile: esplorare la base, bonificarla e adempiere alla missione assegnata.
Ovvero cercare tracce di Oscura Legione, sterminare eventuali presenze oscure e assicurarsi che O'Leary abbia tutto ciò che gli occorre per portare a termine il SUO compito... quale che sia.
Quanto a Hyrwinn, una volta a terra dovrà contattare Fredrickson sulla sua linea privata, in gran segreto, e attendere i nuovi ordini... che, Hyrwinn lo sa bene, non gli piaceranno affatto.
Ecco, Atreides sta dando nuovi ordini:
Vernon, Beck, e Ann Mayer scenderanno ad esplorare l'esterno dello spazioporto. VanMuren, Kenji, Dupont e la bella Ajtana Sobral controlleranno l'interno.
Gli altri resteranno a bordo in attesa di un responso.
Hyrwinn si gira a guardare Hadiya... i cuoi occhi profondi sembrano
avvolgere ogni cosa tocchino... compreso lo stesso Hyrwinn.
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Ann
Lo spazioporto è deserto... una distesa d'asfalto cosparsa di cartacce spazzate dal vento... carrelli elevatori fermi, macchinari spenti... tutto è stato lasciato a metà... in sospeso... come se una qualche misteriosa emergenza avesse costretto tutti, operai e militari, ad abbandonare l'esterno...
Ann è inquieta... non le piace questa situazione...
"Che schifo!" Mormora Vernon, guardandosi intorno con ripugnanza. "Un posto di merda... che ci facciamo qui?"
"Stà zitto, Al." Lo rimbrotta Beck. "Tieni gli occhi aperti e la bocca chiusa!"
Vernon borbotta qualcosa che Ann non riesce a capire.
Stanno avanzando al centro di una delle piste di atterraggio. Intorno ci sono hangar, aeronavi ferme, gru immobili... tutto sembra dipinto su una tela di un pittore...
Poi qualcosa si muove... un'ombra corre dentro un hangar...
"Laggiù!" Avverte Ann. "Nell'hangar!"
Vernon e Beck si muovono immediatamente, correndo verso il capannone con i mitragliatori spianati.
"Finalmente si balla!" Urla Vernon, esaltandosi. "Yahoo!"
Ann segue i due uomini nella corsa, chiedendosi se siano davvero così in gamba come entrambi si ritengono.
Lo spazioporto è deserto... una distesa d'asfalto cosparsa di cartacce spazzate dal vento... carrelli elevatori fermi, macchinari spenti... tutto è stato lasciato a metà... in sospeso... come se una qualche misteriosa emergenza avesse costretto tutti, operai e militari, ad abbandonare l'esterno...
Ann è inquieta... non le piace questa situazione...
"Che schifo!" Mormora Vernon, guardandosi intorno con ripugnanza. "Un posto di merda... che ci facciamo qui?"
"Stà zitto, Al." Lo rimbrotta Beck. "Tieni gli occhi aperti e la bocca chiusa!"
Vernon borbotta qualcosa che Ann non riesce a capire.
Stanno avanzando al centro di una delle piste di atterraggio. Intorno ci sono hangar, aeronavi ferme, gru immobili... tutto sembra dipinto su una tela di un pittore...
Poi qualcosa si muove... un'ombra corre dentro un hangar...
"Laggiù!" Avverte Ann. "Nell'hangar!"
Vernon e Beck si muovono immediatamente, correndo verso il capannone con i mitragliatori spianati.
"Finalmente si balla!" Urla Vernon, esaltandosi. "Yahoo!"
Ann segue i due uomini nella corsa, chiedendosi se siano davvero così in gamba come entrambi si ritengono.
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Konrad
C'è puzza di marcio nella base, Konrad la sente a naso... odore di stantio, di andato a male... di morto.
Konrad sputa un grumo di saliva sul muro, osservandolo mentre scende lentamente verso il basso per effetto della gravità.
Si accorge che Kenji e Sobral lo stanno guardando.
"Che avete da guardare?" Sbotta, volgendo lo sguardo su Dupont, che sorride più in là. "E tu? Ti stai divertendo?"
Dupont smette di sorridere e fa un passo verso Konrad.
"Già, sei buffo... mi fai ridere."
Konrad mette mano al mitragliatore e glielo punta in faccia.
Dupont è un uomo odioso...
"Avanti, cuordileone, spara!" Lo sfida Dupont.
"VanMuren, basta!" E' la voce di Ajtana. "Smettetela!"
Kenji si fa avanti e tocca la canna del mitragliatore, facendo una leggera pressione per abbassala.
"Konrad, lascia perdere..."
Ma Konrad è partito... Dupont ora fa parte dell'ennesimo centimetro di tatuaggio che si farà disegnare sul corpo... ogni centimetro rappresenta un nemico ucciso... e finora ha coperto più di due metri quadri di corpo... ha perso il conto dei morti che si è lasciato alle spalle... e Dupont ne farà parte... prima o poi.
"Cazzo, Konrad!"
Stavolta Kenji riesce a scuoterlo.
Konrad si riprende, abbassa l'arma... poi volge lo sguardo sul fondo del corridoio.
"Merda..." bisbiglia con gli occhi stralunati. "E quello cos'è?"
C'è puzza di marcio nella base, Konrad la sente a naso... odore di stantio, di andato a male... di morto.
Konrad sputa un grumo di saliva sul muro, osservandolo mentre scende lentamente verso il basso per effetto della gravità.
Si accorge che Kenji e Sobral lo stanno guardando.
"Che avete da guardare?" Sbotta, volgendo lo sguardo su Dupont, che sorride più in là. "E tu? Ti stai divertendo?"
Dupont smette di sorridere e fa un passo verso Konrad.
"Già, sei buffo... mi fai ridere."
Konrad mette mano al mitragliatore e glielo punta in faccia.
Dupont è un uomo odioso...
"Avanti, cuordileone, spara!" Lo sfida Dupont.
"VanMuren, basta!" E' la voce di Ajtana. "Smettetela!"
Kenji si fa avanti e tocca la canna del mitragliatore, facendo una leggera pressione per abbassala.
"Konrad, lascia perdere..."
Ma Konrad è partito... Dupont ora fa parte dell'ennesimo centimetro di tatuaggio che si farà disegnare sul corpo... ogni centimetro rappresenta un nemico ucciso... e finora ha coperto più di due metri quadri di corpo... ha perso il conto dei morti che si è lasciato alle spalle... e Dupont ne farà parte... prima o poi.
"Cazzo, Konrad!"
Stavolta Kenji riesce a scuoterlo.
Konrad si riprende, abbassa l'arma... poi volge lo sguardo sul fondo del corridoio.
"Merda..." bisbiglia con gli occhi stralunati. "E quello cos'è?"
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Hyrwinn
Ha la sensazione di essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato... con le persone sbagliate. Niente può essere più snagliato di questo.
Atreides è visibilmente nervoso, O'Leary è una maschera impenetrabile, Fairbanks, il più giovane del gruppo, ha una fifa blu che se lo porta via.
Hadiya è tesa ma dai suoi occhi non traspare vera e propria paura... credo abbia affrontato di peggio nella sua vita, mi dà questa sensazione.
Poi c'è Vov, il pilota. E' sulla soglia del portellone e sta guardando fuori.
"Maggiore?" La voce di Fairbanks. "Cosa crede sia successo qui?"
Atreides si gira a guardare il ragazzo con l'espressione di chi avrebbe voluto rispondere a qualsiasi domanda tranne che a questa.
"Non lo so, Johnny. Nulla a cui non possiamo far fronte, comunque. Ora cerca di stare tranquillo e concentrato. Non dobbiamo lasciarci prendere dal panico!"
Negli occhi di Fairbanks però, il panico c'è... eccome.
Ha la sensazione di essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato... con le persone sbagliate. Niente può essere più snagliato di questo.
Atreides è visibilmente nervoso, O'Leary è una maschera impenetrabile, Fairbanks, il più giovane del gruppo, ha una fifa blu che se lo porta via.
Hadiya è tesa ma dai suoi occhi non traspare vera e propria paura... credo abbia affrontato di peggio nella sua vita, mi dà questa sensazione.
Poi c'è Vov, il pilota. E' sulla soglia del portellone e sta guardando fuori.
"Maggiore?" La voce di Fairbanks. "Cosa crede sia successo qui?"
Atreides si gira a guardare il ragazzo con l'espressione di chi avrebbe voluto rispondere a qualsiasi domanda tranne che a questa.
"Non lo so, Johnny. Nulla a cui non possiamo far fronte, comunque. Ora cerca di stare tranquillo e concentrato. Non dobbiamo lasciarci prendere dal panico!"
Negli occhi di Fairbanks però, il panico c'è... eccome.
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Ronald
Arriva all'hangar e si ferma, appiattendosi contro la parete esterna.
Vernon è subito dietro di lui, Mayer sta arrivando.
Sente dei rumori all'interno... sono passi.
Ronald scatta dentro con l'arma spianata, Vernon lo segue come un'ombra. I due scandagliano l'interno con gli infrarossi... e la vedono, la forma di calore... nascosta laggiù, dietro quelle casse...
"Esci allo scoperto!" Intima Ronald, facendosi avanti. "Lentamente e senza scherzi!"
La figura resta immobile.
"Ammazzalo Beck!" Lo incita Vernon, esibendosi in una risata chiassosa che rimbomba nell'hangar in modo fastidioso.
"Sta zitto, Al!" Ronald è stufo dei colpi di testa di Vernon. "Deve dirci che è successo, quindi NON LO AMMAZZIAMO! Chiaro?"
Vernon non risponde, ma è chiaramente deluso.
Ronald avanza verso le casse... la figura non si muove.
"Esci, ho detto! Non ti faremo niente!"
Ronald arriva a ridosso del nascondiglio... la forma di calore non si muove.
Ora non è più tanto sicuro che sia una forma umana... c'è qualcosa di strano in essa...
Poi si affaccia con l'arma spianata, puntata verso la forma... e impallidisce.
Non c'è niente davanti a lui... eccetto una pozza scura di poltiglia nera... è quella a emanare il calore che gli infrarossi leggevano...
"Dove cazzo è?" Sbotta Ronald.
In quello stesso momento qualcosa si muove sopra di lui...
Alza lo sguardo verso il sottotetto... e lo vede... l'essere orribile sospeso sopra la sua testa... avvolto da uno strano alone bluastro, che emana folate di freddo nell'aria... la sua protezione dai raggi infrarossi!
"No!" Grida Ronald.
L'essere si stacca dal soffitto, precipitando implacabile sulla sua testa...
Arriva all'hangar e si ferma, appiattendosi contro la parete esterna.
Vernon è subito dietro di lui, Mayer sta arrivando.
Sente dei rumori all'interno... sono passi.
Ronald scatta dentro con l'arma spianata, Vernon lo segue come un'ombra. I due scandagliano l'interno con gli infrarossi... e la vedono, la forma di calore... nascosta laggiù, dietro quelle casse...
"Esci allo scoperto!" Intima Ronald, facendosi avanti. "Lentamente e senza scherzi!"
La figura resta immobile.
"Ammazzalo Beck!" Lo incita Vernon, esibendosi in una risata chiassosa che rimbomba nell'hangar in modo fastidioso.
"Sta zitto, Al!" Ronald è stufo dei colpi di testa di Vernon. "Deve dirci che è successo, quindi NON LO AMMAZZIAMO! Chiaro?"
Vernon non risponde, ma è chiaramente deluso.
Ronald avanza verso le casse... la figura non si muove.
"Esci, ho detto! Non ti faremo niente!"
Ronald arriva a ridosso del nascondiglio... la forma di calore non si muove.
Ora non è più tanto sicuro che sia una forma umana... c'è qualcosa di strano in essa...
Poi si affaccia con l'arma spianata, puntata verso la forma... e impallidisce.
Non c'è niente davanti a lui... eccetto una pozza scura di poltiglia nera... è quella a emanare il calore che gli infrarossi leggevano...
"Dove cazzo è?" Sbotta Ronald.
In quello stesso momento qualcosa si muove sopra di lui...
Alza lo sguardo verso il sottotetto... e lo vede... l'essere orribile sospeso sopra la sua testa... avvolto da uno strano alone bluastro, che emana folate di freddo nell'aria... la sua protezione dai raggi infrarossi!
"No!" Grida Ronald.
L'essere si stacca dal soffitto, precipitando implacabile sulla sua testa...
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Ken
La radio gracchia all'improvviso.
"Maggiore! Maggiore la base... bzzzzz..." era la voce di Kenji, ma una stra interferenza impedisce un ascolto nitido.
"Kenji?" Chiama Ken. "Mi senti?"
"...bzzzz...andar via! Ques....bzzzzz...aiuto! Mi sent....bzzzzz... infestata da...bzzzzz...VIA! " improvvisamente il suo tono è allarmato "VIA! SOBRAL! Atten.....bzzzzzzzzzzzzzzz"
Il collegamento è caduto.
Ken guarda per un momento O'Leary, che è una maschera inespressiva, e riprende la radio.
"Kenji! Kenji mi senti? Passo!"
Nessuna risposta.
"Sobral! Dupont! Siete in ascolto? Van Muren! Rispondete, passo!"
Niente.
Ken torna a guardare O'Leary, poi Hyrwinn. Poi gli altri. Sono tutti tesi come corde di violino... e si aspettano da lui il massimo che ci si aspetti da un capo.
Ken riprende la radio.
"Vernon! Vernon mi senti? Passo."
Nessuna risposta.
"Beck! Mayer! Mi sentite? Passo!"
Niente.
Neanche da loro.
"Maggiore, che succede?" Domanda Fairbanks, evidentemente spaventato.
Ken non sa che rispondere.
"Vuole che li vada a cercare?" Chiede all'improvviso Vov.
"Vado anch'io." Si unisce Hadiya.
Ken è immobile, ha i muscoli facciali contratti e gli occhi sbarrati dentro due occhiaie profonde.
La situazione gli sta sfuggendo di mano.
Dove diavolo sono tutti?
La radio gracchia all'improvviso.
"Maggiore! Maggiore la base... bzzzzz..." era la voce di Kenji, ma una stra interferenza impedisce un ascolto nitido.
"Kenji?" Chiama Ken. "Mi senti?"
"...bzzzz...andar via! Ques....bzzzzz...aiuto! Mi sent....bzzzzz... infestata da...bzzzzz...VIA! " improvvisamente il suo tono è allarmato "VIA! SOBRAL! Atten.....bzzzzzzzzzzzzzzz"
Il collegamento è caduto.
Ken guarda per un momento O'Leary, che è una maschera inespressiva, e riprende la radio.
"Kenji! Kenji mi senti? Passo!"
Nessuna risposta.
"Sobral! Dupont! Siete in ascolto? Van Muren! Rispondete, passo!"
Niente.
Ken torna a guardare O'Leary, poi Hyrwinn. Poi gli altri. Sono tutti tesi come corde di violino... e si aspettano da lui il massimo che ci si aspetti da un capo.
Ken riprende la radio.
"Vernon! Vernon mi senti? Passo."
Nessuna risposta.
"Beck! Mayer! Mi sentite? Passo!"
Niente.
Neanche da loro.
"Maggiore, che succede?" Domanda Fairbanks, evidentemente spaventato.
Ken non sa che rispondere.
"Vuole che li vada a cercare?" Chiede all'improvviso Vov.
"Vado anch'io." Si unisce Hadiya.
Ken è immobile, ha i muscoli facciali contratti e gli occhi sbarrati dentro due occhiaie profonde.
La situazione gli sta sfuggendo di mano.
Dove diavolo sono tutti?
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Jim
Eccoli... stanno uscendo.
Ma O'Leary ancora non c'è.
Sono usciti in due, stavolta. Un uomo biondo e una donna di colore.
Hanno l'aria tesa e si guardano intorno in modo circospetto.
Gli altri sono spariti.
Quelli entrati nella base non sono più usciti e quelli nell'hangar neppure...
Per un attimo prima gli è parso di aver sentito sparare, ma non è del tutto certo... è strano, ma gli spari, se tali erano, sembravano come ovattati... il che non è normale, visto che Jim si trova a poco più di trecento metri ed è a portata di ogni genere di suono di una certa entità.
Tuttavia ha una sensazione sgradevole...
E' passata più di mezz'ora da quando sono atterrati... sta succedendo qualcosa nella base. Il fatto stesso che è deserta ne è la prova.
In che diavolodi posto l'ha spedito, Fredrickson?
Eccoli... stanno uscendo.
Ma O'Leary ancora non c'è.
Sono usciti in due, stavolta. Un uomo biondo e una donna di colore.
Hanno l'aria tesa e si guardano intorno in modo circospetto.
Gli altri sono spariti.
Quelli entrati nella base non sono più usciti e quelli nell'hangar neppure...
Per un attimo prima gli è parso di aver sentito sparare, ma non è del tutto certo... è strano, ma gli spari, se tali erano, sembravano come ovattati... il che non è normale, visto che Jim si trova a poco più di trecento metri ed è a portata di ogni genere di suono di una certa entità.
Tuttavia ha una sensazione sgradevole...
E' passata più di mezz'ora da quando sono atterrati... sta succedendo qualcosa nella base. Il fatto stesso che è deserta ne è la prova.
In che diavolodi posto l'ha spedito, Fredrickson?
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Michail
La situazione è peggiore di quello che pensava Fredrickson, a quanto pare... la scomparsa dei due gruppi usciti in avanscoperta è oltremodo preoccupante.
Michail ripensa al conto in banca, a tutti quegli zeri che Fredrickson gli ha versato prima della partenza... e sorride.
Indubbiamente sta mettendo su un bel gruzzolo...
Solo, si chiede, riuscirà a goderselo?
Guarda Hadiya, al suo fianco, scoprendo che è davvero molto bella... anche da dietro la maschera antigas... i suoi occhi sono qualcosa di incredibile... se fosse un'attrice, bucherebbero lo schermo.
Arrivano all'hangar, fermandosi un attimo per prepararsi.
"Vado dentro io." Annuncia Michail. "Tu coprimi."
Hadiya fa cenno di sì col capo.
Michail tira un respiro, quindi fa irruzione all'interno, con l'arma spianata.
Dentro non c'è niente... nessuna forma di calore, nessuna presenza.
Avanzano lentamente guardandosi attorno con attenzione, ma tutto ciò che vedono sono casse su casse e carrelli elevatori per sollevarle.
"Vov!" La voce di Hadiya.
Michail la guarda e segue la direzione del suo dito.
Gli sta indicando un punto dietro le casse.
Michail esita un momento: quello che vede... è sangue!
Una macchia densa e scura si diparte da dietro un mucchio di casse.
Avanzano lentamente verso quel punto...
Poi lo vedono: il cadavere.
"Oddio..." mormora Michail. "Ma questo..."
"E' Vernon." Mormora Hadiya. "Riconosco quell'anello."
Michail abbassa lo sguardo sulla mano dell'uomo, l'unica parte del suo corpo che non sia stata ridotta a un ammasso liquefatto di carne sanguinolenta. Al dito medio c'è un anello a forma di serpente.
"Cazzo... è lui." Mormora allibito. "Ma perché non ci hanno chiamato? Possibile che nessuno abbia sparato, poi? Non abbiamo sentito niente!"
Hadiya solleva la radio.
"Maggiore? Mi sente? Passo."
"bzzzzzzz....."
"Ecco perché non ci hanno chiamato." Fà lei, riponendo la trasmittente. "Qui non prende... c'è qualche interferenza..."
"Non mi piace. Usciamo di qui." Michail ha una strana sensazione addosso...
"Dobbiamo cercare gli altri!" Protesta Hadiya. "Devono essere qui... se fossero usciti ci avrebbero contattato!"
Michail è contrariato.
"Non ci penso nemmeno." Fà in tono sgarbato. "Usciamo... adesso!"
Hadiya lo fulmina con lo sguardo, poi gli volta le spalle e s'incammina verso il centro dell'hangar.
"Hadiya!" Michail sente di doversene andare subito, adesso... il pericolo in quell'hangar è grandissimo... lo sente sulla pelle... col tempo ha sviluppato una forte sensibilità ai doni oscuri... e ne sent el'aura maligna... dev'essere per quello che la radio non trasmette e per lo stesso motivo gli spari non si sono sentiti all'esterno...
A un tratto Hadiya si ferma.
Si volta alla sua destra... restando a guardare qualcosa al di là di un basso muretto di contenimento.
"Quaggiù!" Esclama. "Ci sono delle scale che scendono!"
Michail deglutisce.
Ha capito che lei non tornerà indietro... non gli darà mai ascolto.
Capisce anche che hanno passato il punto di non ritorno.
E va bene, si ritrova a pensare muovendosi verso di lei, se dobbiamo fare una pazzia, allora facciamola grossa!
Michail le passa davanti e punta il mitragliatore nel buio sotto di loro.
"Scendiamo!"
La situazione è peggiore di quello che pensava Fredrickson, a quanto pare... la scomparsa dei due gruppi usciti in avanscoperta è oltremodo preoccupante.
Michail ripensa al conto in banca, a tutti quegli zeri che Fredrickson gli ha versato prima della partenza... e sorride.
Indubbiamente sta mettendo su un bel gruzzolo...
Solo, si chiede, riuscirà a goderselo?
Guarda Hadiya, al suo fianco, scoprendo che è davvero molto bella... anche da dietro la maschera antigas... i suoi occhi sono qualcosa di incredibile... se fosse un'attrice, bucherebbero lo schermo.
Arrivano all'hangar, fermandosi un attimo per prepararsi.
"Vado dentro io." Annuncia Michail. "Tu coprimi."
Hadiya fa cenno di sì col capo.
Michail tira un respiro, quindi fa irruzione all'interno, con l'arma spianata.
Dentro non c'è niente... nessuna forma di calore, nessuna presenza.
Avanzano lentamente guardandosi attorno con attenzione, ma tutto ciò che vedono sono casse su casse e carrelli elevatori per sollevarle.
"Vov!" La voce di Hadiya.
Michail la guarda e segue la direzione del suo dito.
Gli sta indicando un punto dietro le casse.
Michail esita un momento: quello che vede... è sangue!
Una macchia densa e scura si diparte da dietro un mucchio di casse.
Avanzano lentamente verso quel punto...
Poi lo vedono: il cadavere.
"Oddio..." mormora Michail. "Ma questo..."
"E' Vernon." Mormora Hadiya. "Riconosco quell'anello."
Michail abbassa lo sguardo sulla mano dell'uomo, l'unica parte del suo corpo che non sia stata ridotta a un ammasso liquefatto di carne sanguinolenta. Al dito medio c'è un anello a forma di serpente.
"Cazzo... è lui." Mormora allibito. "Ma perché non ci hanno chiamato? Possibile che nessuno abbia sparato, poi? Non abbiamo sentito niente!"
Hadiya solleva la radio.
"Maggiore? Mi sente? Passo."
"bzzzzzzz....."
"Ecco perché non ci hanno chiamato." Fà lei, riponendo la trasmittente. "Qui non prende... c'è qualche interferenza..."
"Non mi piace. Usciamo di qui." Michail ha una strana sensazione addosso...
"Dobbiamo cercare gli altri!" Protesta Hadiya. "Devono essere qui... se fossero usciti ci avrebbero contattato!"
Michail è contrariato.
"Non ci penso nemmeno." Fà in tono sgarbato. "Usciamo... adesso!"
Hadiya lo fulmina con lo sguardo, poi gli volta le spalle e s'incammina verso il centro dell'hangar.
"Hadiya!" Michail sente di doversene andare subito, adesso... il pericolo in quell'hangar è grandissimo... lo sente sulla pelle... col tempo ha sviluppato una forte sensibilità ai doni oscuri... e ne sent el'aura maligna... dev'essere per quello che la radio non trasmette e per lo stesso motivo gli spari non si sono sentiti all'esterno...
A un tratto Hadiya si ferma.
Si volta alla sua destra... restando a guardare qualcosa al di là di un basso muretto di contenimento.
"Quaggiù!" Esclama. "Ci sono delle scale che scendono!"
Michail deglutisce.
Ha capito che lei non tornerà indietro... non gli darà mai ascolto.
Capisce anche che hanno passato il punto di non ritorno.
E va bene, si ritrova a pensare muovendosi verso di lei, se dobbiamo fare una pazzia, allora facciamola grossa!
Michail le passa davanti e punta il mitragliatore nel buio sotto di loro.
"Scendiamo!"
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Ronald
Quel fottuto figlio di puttana di Vernon se l'è cercata...
Ronald ha ancora stampata in mente l'immagine apocalittica di quel mostro piombargli addosso per divorarlo... le fauci spalancte, la bava colante e il fetore che lo investe...
Ma Ronald è un osso duro da spezzare... anche per una cosa come quella... e gli ha sparato in volo, facendolo precipitare lontano da lui... ai piedi di quell'idiota di Vernon, che gli è andato sopra per finirlo...
Invece il mostro gli è balzato addosso appiccicandoglisi al corpo come sangusuga...
Lui e Mayer non hanno potuto fare altro che fuggire... ma non potendo tornare verso l'uscita sono corsi avanti, trovando quelle scale che scendevano... e le hanno imboccate sperando si trattasse di un sottopassaggio per l'esterno.
Adesso sono in un corridoio sotterraneo parzialmente illuminato da basse luci al neon, che sembra non finire mai... e alle loro spalle, da qualche parte, hanno sentito dei rumori... segno che il mostro ha ripreso la caccia!
Quel fottuto figlio di puttana di Vernon se l'è cercata...
Ronald ha ancora stampata in mente l'immagine apocalittica di quel mostro piombargli addosso per divorarlo... le fauci spalancte, la bava colante e il fetore che lo investe...
Ma Ronald è un osso duro da spezzare... anche per una cosa come quella... e gli ha sparato in volo, facendolo precipitare lontano da lui... ai piedi di quell'idiota di Vernon, che gli è andato sopra per finirlo...
Invece il mostro gli è balzato addosso appiccicandoglisi al corpo come sangusuga...
Lui e Mayer non hanno potuto fare altro che fuggire... ma non potendo tornare verso l'uscita sono corsi avanti, trovando quelle scale che scendevano... e le hanno imboccate sperando si trattasse di un sottopassaggio per l'esterno.
Adesso sono in un corridoio sotterraneo parzialmente illuminato da basse luci al neon, che sembra non finire mai... e alle loro spalle, da qualche parte, hanno sentito dei rumori... segno che il mostro ha ripreso la caccia!
- MichailVov
- Cavalleria Aerea
- Messaggi: 2779
- Iscritto il: 12/09/2003, 17:41
- Località: Lazio
Antoine
Creatura mai vista. Orrida. Merita di essere massacrata.
Antoine alza il mitragliatore e apre il fuoco prima ancora che i suoi compagni decidano come reagire.
RATATATATATA...
"Dupont!" La voce di quella femmina lo disturba. Com'è che si chiama?
Sabrol... no, Sobral. Il nome non se lo ricorda.
Antoine non l'ascolta nemmeno.
Oscura Simmetria uguale distruggere... e lui la distrugge.
RATATATATA...
Continua a sforacchiare quella creatura ridicola che non vuole morire...
"Di là!" Questa è la voce di Kenji, il piccolo orientale rompicoglioni. "Ce ne sono altri!"
RATATATA...
Bene, pensa Antoine, ce n'è di sangue da mietere...
Mentre formula questi pensieri, qualcuno lo tira indietro.
Antoine si volta di scatto... è Konrad.
Quel pazzo di Konrad... Antoine gli afferra il braccio e lo ritorce...
"Non toccarmi!" Grida, esasperato.
Konrad si piega sulle ginocchia... ed estrae la sua pistola..
La punta contro Antoine.
Sta per dirgli che non sparerà mai... ma poi lo sguardo fiero da Ussaro di Konrad gli comunica di aver sbaglaito bersaglio.
Antoine molla la presa...
"Stanno arrivando!" E' la voce di Sobral. "Fuggiamo sopra! SOPRA!"
Creatura mai vista. Orrida. Merita di essere massacrata.
Antoine alza il mitragliatore e apre il fuoco prima ancora che i suoi compagni decidano come reagire.
RATATATATATA...
"Dupont!" La voce di quella femmina lo disturba. Com'è che si chiama?
Sabrol... no, Sobral. Il nome non se lo ricorda.
Antoine non l'ascolta nemmeno.
Oscura Simmetria uguale distruggere... e lui la distrugge.
RATATATATA...
Continua a sforacchiare quella creatura ridicola che non vuole morire...
"Di là!" Questa è la voce di Kenji, il piccolo orientale rompicoglioni. "Ce ne sono altri!"
RATATATA...
Bene, pensa Antoine, ce n'è di sangue da mietere...
Mentre formula questi pensieri, qualcuno lo tira indietro.
Antoine si volta di scatto... è Konrad.
Quel pazzo di Konrad... Antoine gli afferra il braccio e lo ritorce...
"Non toccarmi!" Grida, esasperato.
Konrad si piega sulle ginocchia... ed estrae la sua pistola..
La punta contro Antoine.
Sta per dirgli che non sparerà mai... ma poi lo sguardo fiero da Ussaro di Konrad gli comunica di aver sbaglaito bersaglio.
Antoine molla la presa...
"Stanno arrivando!" E' la voce di Sobral. "Fuggiamo sopra! SOPRA!"