Infatti l'esperanto potrebbe essere molto diffuso in ambienti di "alto" rango
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Linguaggi
- SebastianCrenshaw
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Ricordiamo una cosa: italiano,francese,spagnolo e anche rumeno derivano tutti dal latino. Inglese,tedesco e tutte le lingue nordiche ad eccezione del finlandese sono di derivazione sassone. Il finlandese deriva dalla lingua parlata da una tribù insediatasi in europa e poi divisasi in due rami: uno appunto nel nord della penisola scandinava e uno in una zona dell'europa orientale corrispondente all'attuale Ungheria. Infatti il ceppo originario della lingua si chiama ugro-finnico, anche se poi l'ugro è diventato il magiaro.
Per quanto riguarda il russo, anticamente in in russia esistevano più lingue che santi in paradiso. Si rese così necessaria una lingua che unisse tutte queste popolazioni. Ed essa venne codificata da un monaco russo di nome Cirillo, divenuto in seguito santo e patrono della russia, dal quale prese il nome di cirillico.
Comunque tutte queste lingue a cui dobbiamo aggiungere anche slavo, greco e turco, hanno tutte un unica origine. Derivano tutte da una lingua ormai persa, di cui sembra che l'aramaico sia la traccia a noi più vicina nei secoli, denominata lingua indoeuropea, la quale avrebbe avuto origine in una zona compresa tra l'india e la persia.
Per quanto riguarda il russo, anticamente in in russia esistevano più lingue che santi in paradiso. Si rese così necessaria una lingua che unisse tutte queste popolazioni. Ed essa venne codificata da un monaco russo di nome Cirillo, divenuto in seguito santo e patrono della russia, dal quale prese il nome di cirillico.
Comunque tutte queste lingue a cui dobbiamo aggiungere anche slavo, greco e turco, hanno tutte un unica origine. Derivano tutte da una lingua ormai persa, di cui sembra che l'aramaico sia la traccia a noi più vicina nei secoli, denominata lingua indoeuropea, la quale avrebbe avuto origine in una zona compresa tra l'india e la persia.
- SebastianCrenshaw
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Se posso esprimere un parere sulla discussione corrente, sembra logico che l'Eurostandard sia una lingua che deve essere sorta tra Germania, Italia e Francia, qwuindi il paragone con l'esperanto non e' poi tanto peregrino. Gia' la conciliazione tra francese ed italiano da una parte e tedesco dall'altra non puo' che avere avuto una base comune nel latino, unico punto di congiungimento. Va da se che superata questa impasse iniziale l'inserimento di parole ed elementi rumeni, spagnoli e portoghesi sulla base LATINA-LATINA e fiamminghi e polacchi sulla base LATINA-GERMANICA non debbano essere stati tanto difficili. Diverso discorso viene per il terzo ceppo linguistico europeo: quello slavo. Potremmo semplicemente dire che esso non vi sia ma ssarebbe poco realistico visto che la presenza di elementi russi e, credibilmente, balcanici, non e' in discussione. L'argomento diviene quindi piu' difficile in quanto si dovrebbe supporre l'esistenza di un linguista o di una squadra di linguisti davvero fenomenale che sia riuscita a creare un incorcio a tre punti tra lingue latine, sassoni e slave; ragionando per assurdo, l'unica idea che mi viene e' quella che quest'ultima (per inferiorita' numerica 2 ad 1 e per maggiore semplicità) abbia dovuto anche essa, artificiosamente e subendo gravi amputazioni, introdursi su base latina contribuendo all'EUROSTANDARD piu' con parole, termini e modi di dire in lingua madre che con la sintaqssi vera e propria. Simile discorso si potrebbe fare laddove si volesse a forza inserire nell'Eurostandard il greco moderno. Cio' detto, l'ultimo argomento da affrontare e' quiello della lingua scritta. Come e' noto, l'Europa e' divisa tra i caratteri latini ad occidente, quelli cirillici ad oriente e quelli greci nell'omonima penisola. Ci viene in soccorso l'esempio della disciolta Federazione Socialista Iugoslava. In essa convivenao popoli con alfabeti opposti (croati, sloveni e croato-bosniaci i latini, serbi, montenegrini, serbo bosniaci, bosniaki e macedoni il cirillico). Fu stabilito che l'alfabeto dei documenti ufficili doveva essere il cirillico, ma che per comoditaà i singoli governi delle repubbliche federative potessero tradutrre ad uso privato gli stessi nel loro alfabeto. Applicando questo alla società Bauhaus, sii potrebbe ipotizzare, ad esempio, che i documenti ufficiali siano in caratteri occidentali e che alcune personalita, quale il Duca Romanov, usino anche il cirillico che verrebbe ugualmente insegnato nelle scuole. Questo e' quanto posso ipotizzare.