Stampa Personale
Non è proprio così, le bustine americane avevano 11 carte e non 15, e il costo era già superiore alle 2.900 lire che costava una busta di Doomtrooper della H&W (che era di 15 carte!).HenShu ha scritto:Certo che la H&W aveva deciso così, se no un gruppo d giocatori organizzati gli avrebbe "pisc..... in testa" e addio soldini.
Comprare oltreoceano box interi a prezzi stracciati gli avrebbe ridotto i guadagni...
Infatti uno dei TANTI motivi per cui non è più uscita Ragnarok è che la H&W aveva chiesto alla Target la possibilità di stampare in proprio l'edizione italiana, proprio per contenere i costi, ma la Target ha detto no.
Sicuramente supportare un gioco non è semplice, e richiede investimenti. La H&W era nuova all'epoca nel settore (lo erano tutti, per la verità), oggi forse le cose andrebbero diversamente (l'esperienza insegn).HenShu ha scritto: Da una parte comprare all'epoca in italia voleva dire anche sostentare il gioco (leggi se non guadagno non vendo +), ma sostentare il gioco cosa voleva dire? Selezionare degli arbitri e istruirli x i tornei (leggi ogni gioco serio che esista)? Finanziare l'organizzazione di eventi (leggi premi speciali x i partecipanti, magliette gadgets, carte premium foils..) a livello nazionale? Vedersi spedire box da mettere in palio ad ogni torneo ufficiale (ma c'erano tornei ufficiali sponsorizzati H&W)?
E sui tornei sponsorizzati H&W, certo che c'erano. Possibile che non ne hai mai sentito parlare?
Anche gli Dei sbagliano!HenShu ha scritto: Quando giocavo a Star Wars proprio x questi motivi compravamo un po in italia (soprattutto per i premi del torneo, ovviamente dal rifornitore che c facesse il prezzo + vantaggioso mica eravamo fessi) e un po negli states (dove comprando in gruppo con tutto che c'era la tassa d'import pagavamo con un minimo di risparmio del 40% e così con 2 box circa ad espansione t finivi la collezione..). Oggi il gioco è morto, ma xké quel simpaticone di George Lucas s'è rivenduto i diritti alla WotC (ke x tramite della Hasbro è in parte sua....) ke xò ha fatto un gioco di merda è ha affossato il tutto.

E' quello che stiamo facendo noi come MCIC. Pubblico Doomzine del 1996!HenShu ha scritto: Anche qui l'amore dei fans ha prevalso, si è creato un player commitee che crea nuovi testi x le vecchie carte dando nuova linfa al gioco Decipher (purtroppo non nuove immagini xké servono i diritti...) e bene SW continua ad essere uno dei giochi + giocati nel mondo, dietro solo a Magic e Lord of the Rings (ke gode del boom dei films).
Come ho già detto, è un'idea, sicuramente meglio, come dice ZiD, che ristampare le carte.HenShu ha scritto: Pertanto la domanda è? Ma a noi della H&W ora come ora cosa ce ne frega? C'hanno tolto il nostro giocattolo preferito, in magazzino non hanno manco una testata suicida (mi sta troppo sulle balle!) allora mandiamo a quel paese questa regola e permettiamo ai nuovi di rifornirsi negli states, il momento è propizio x comprare su ebay, l'euro sta parekkio su!
c sono versioni a 11 e 15 carte delle bustine. così come c sono box da 36 buste e da 60. Se c'è stato un movimento ufficiale beh molti insieme a me nn ne hanno sentito parlare all'epoca e hanno accannato, solo x ritrovarsi anni dopo a rosicare. Io conosco praticamente tutte le ludoteche di roma (c ho lavorato, org tornei e giocato x anni) e ti posso assicurare ke anke ki vendeva il gioco nn è mai stato avvicinato da nessuno della h&w x organizzare un evento. Pubblicità ZERO. Concordo con Buddha sulla questione delle traduzioni. Questa è regola in tutti i giochi, x ogni dubbio interpretativo il testo di riferimento deve essere la versione originale (nel nostro caso l'italiano, in genere avviene al contrario, ovvero è l'inglese la versione "sicura") e ki usa carte straniere deve poter fornire una traduzione a richiesta dell'avversario o dell'arbitro (basta stamparsi delle spoiler senza avere la carta italiana altrimenti è il cane ke si morde la coda).
Secondo me, anche se sono un nuovo, sarebbe giusto dare possibilità di utilizzare le carte in inglese nei tornei perchè c'è molto più disponibilità di carte e si trovano anche prezzi vantaggiosi.Delmair ha scritto:Come al solito è sempre una questione di soldi... tutto qui!![]()
C'è chi spende più di 10 € per una COMUNICAZIONE ERRATA a vendite organizzate in aste (chi offre di più si becca la carta) e chi preferisce spendere meno e comprare la carte in lingua inglese...
Forse sarebbe meglio una via di mezzo!
Certo che ora come ora di una carta in inglese non te ne fai poi molto... magari in futuro...
D'altra parte però questa mossa andrebbe fatta gradualmente, almeno per rispetto di chi ha investito buone somme per acquistare le carte in italiano... bisognerebbe trovare un modo per dare alle carte originali nella nostra lingua di mantenere la loro importanza...
Per quello che invece riguarda i 10 euro di una comunicazione errata o delle mine anti uomo (ma si arriva anche a molto di più) credo che in fondo sia giusto così. So che sono prezzi esagerati per delle carte, ma, come è sempre stato, è il mercato a fare il prezzo e se c'è chi è disposto a pagare quelle cifre per alcune carte, gli altri si adeguino al mercato, o restino senza...
Ho letto molti post in cui si diceva che i prezzi di Oracolo sono troppo alti, ma per quel poco che so del mercato che ora sta dietro queste carte, a volte il prezzo pubblicato è fin troppo basso (avete mai visto qualcuno vendere una comunicazione errata a meno di 4€?).
Assolutamente da bocciare l'idea delle ristampe fai-da-te.
l'ultima l'ho comprata a 1.50 €..!avete mai visto qualcuno vendere una comunicazione errata a meno di 4€?

un modo per dare importanza alle carte in italiano sarebbe quella di limitare a un quarto del mazzo (o almeno, una quantità stabilita) le carte non italiane...lo stesso ragionamento fatto per i calciatori extracomunitari di qualche anno fa..!
Beh, altri giochi di carte permettono di avere carte anche in inglese. Se questo aiuterebbe a mantenere vivo l'interesse del gioco e, perchè no, attirare nuovi giocatori, ben venga.
Magari si può mettere la limitazione che non si possono avere più di due copie in inglese della stessa carta.
E comunque solo in inglese, altrimenti ci vediamo Comunicazione Errata in ebraico, francese, tedesco, polacco, spagnolo, etc etc...
Magari si può mettere la limitazione che non si possono avere più di due copie in inglese della stessa carta.
E comunque solo in inglese, altrimenti ci vediamo Comunicazione Errata in ebraico, francese, tedesco, polacco, spagnolo, etc etc...